Magazzini del lavoratore Piccinin dice no ai cinesi

«È stato un negozio storico della nostra Pordenone, deve restare del territorio» Tra le ipotesi una nuova destinazione d’uso. Ristorazione? Nessuna conferma
Di Laura Venerus

Conclusa la vendita straordinaria di abbigliamento proveniente dal fallimento, avviata il 2 luglio scorso, ora ci si interroga nuovamente in città di cosa sarà degli spazi svuotati dell'immobile che ospitava i Magazzini del lavoratore in piazza Duca d’Aosta.

Tutto il comparto è suddiviso tra cinque proprietari e per ogni realtà la strada da percorrere sarà diversa. Una parte al piano terra è da qualche mese occupata dal negozio Asta scarpe dove assicurano di non avere alcuna intenzione di lasciare Pordenone: insomma, nulla è per sempre, ma il negozio (che vende scarpe a prezzi molto scontati) è stabile al piano terra dell'edificio.

E' tutta l'area del primo piano a essere molto appetibile per le dimensioni e perchè ha una duttilità tale che potrebbe essere utilizzata per qualsiasi scopo. Dal 2 luglio scorso è stata effettuata una vendita di abbigliamento e intimo con merce proveniente da fallimento e attualmente è in corso l'inventario di quello che è rimasto. Ma sono contestualmente anche ricomparsi i cartelli di vendita da parte dell'immobiliare Lce, che sta gestendo la situazione complessiva dell'intera struttura.

«Sul futuro dobbiamo ancora definire quello che sarà dell'immobile – ha spiegato Alvaro Piccinin, socio assieme a moglie e figlia degli ex Mdl – ma potrebbe essere di tutto».

Piccinin non si sbilancia, ma l'ipotesi non remota sarebbe una ridefinizione degli spazi affinchè il già negozio di abbigliamento prenda una strada del tutto diversa. Forse quella della ristorazione? Bocche cucite in questo versante, sia da Piccin che dall’immobiliare Lce. Intanto, per tutto il mese lo spazio sarà occupato (benchè chiuso al pubblico) per completare l'inventario.

Piccinin esclude che possano insediarsi commercianti cinesi, com’era stato ventilato alcuni mesi fa. Non che le proposte non fossero arrivate, ma sono state rifiutate perchè il negozio è stato una colonna portante del commercio pordenonese e da parte di Piccinin c'è il desiderio che anche il nuovo gestore possa provenire da questo territorio.

Gli interessati agli ex Magazzini del Lavoratore non sono mancati: in tanti, nei mesi scorsi, hanno chiesto informazioni ed effettuato sopralluoghi. Ora resta da capire se e quando la situazione si sbloccherà.

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