Macchie di olio e grasso sul porfido nuovo

Qualche chiazza qua e là di unto e grasso c’è. Sia in via Poscolle sia in via Aquileia. Certo, si dirà, è il rischio che si corre ospitando stand gastronomici su una pubblica via. Vero, però, che più di qualche residente storce il naso perché le due pavimentazioni in porfido sono piuttosto recenti e, nel caso di via Aquileia, hanno meno di un mese. Il Comune di Udine, però, ha messo le mani avanti con chi ha cucinato in strada durante Friuli Doc, chiedendo una cauzione che va dai 300 ai 500 euro per eventuali danni. Macchie di olio bruciato e di grasso comprese. Ora i tecnici comunali saranno chiamati a effettuare i sopralluoghi del caso e se accerteranno problemi in corrispondenza degli stand, si faranno sentire con chi ha danneggiato il porfido.
Le macchie sono apparse in via Poscolle soprattutto sui marciapiedi, nella parte finale della strada (a ridosso di piazzale XXVI Luglio). Aloni scuri e piuttosto evidenti. Ancor più grave la situazione in borgo Aquileia, dove le macchie sono piuttosto estese, soprattutto vicino all’intersezione con via Sigeardo. «Il Comune ha dato delle prescrizioni precise agli standisti – chiariscono dall’ufficio che si è occupato di organizzare Friuli Doc –. È stato chiesto di coprire la pavimentazione con tappetini o teli per evitare di arrecare danni al porfido». Un accorgimento che, in via Poscolle, per esempio, è stato adottato dagli sloveni. Evidentemente, però, non è bastato per evitare di insudiciare la via con i residui di olio e grasso. Anche in via Aquileia, a finire nel mirino del Comune, potrebbero essere gli ospiti stranieri della kermesse, e in particolare gli austriaci. «Sono state chieste delle cauzioni proprio per poter avere la possibilità di detrarre le spese di eventuali pulizie straordinarie o di danni arrecati alla pubblica via – rendono ancora noto da palazzo D’Aronco –. In ogni caso nelle strade interessate da Friuli Doc sono già stati programmati degli interventi di pulizia straordinaria, partiti nella notte tra mercoledì e giovedì, una volta terminate completamente le operazioni di smontaggio». Oltre all’utilizzo delle spazzatrici, il Comune provvederà anche alla rimozione delle macchie venutesi a creare sulla pavimentazione. «Era meglio sistemare gli stand dove non è ancora stato posato il porfido – dice un avventore del bar Milanese con il sorriso sulle labbra – così non si correvano pericoli: al massimo l’olio delle griglie finiva sulla ghiaia». Saggezza popolare. —
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