Luminarie, alberi e stelle: Udine è già in clima Natale

Fino a gennaio proiezioni e giochi di luci sulle facciate degli edifici del centro. Quest’anno coinvolte 45 tra vie e piazza. Venanzi ricorda Arianna Calcaterra

Simone Narduzzi
Fino a gennaio proiezioni e giochi di luci sulle facciate degli edifici del centro
Fino a gennaio proiezioni e giochi di luci sulle facciate degli edifici del centro

La bellezza di una città elevata a potenza. In Watt, le luminarie del centro storico ancora una volta accese a donare scorci del tutto nuovi dei luoghi più iconici, degli angoli di quotidianità più amati. Da piazza Libertà, allora, è partito venerdì l’avvicinamento al Natale fra luci, canzoni, alberi e ancora luci.

Coloratissime, apprezzate. Niente di fuori dal mondo – ricorderete i mugugni, isolati, dello scorso anno connessi col tema scelto, lo spazio, l’universo –, ma orpelli ugualmente in grado di attrarre cittadini e turisti anche nella vicina piazza San Giacomo.

Udine si immerge nel Natale: acceso il grande albero in piazza Libertà

Il video mapping, insomma, colpisce ancora. Piace quella formula impiegata pure in occasione della Supercoppa europea di calcio dello scorso agosto per trasformare la facciata della Loggia del Lionello. Pochi proiettori, l’effetto garantito dai giochi di luce, dal buio che tutto, per contrasto, rende più luminoso. Anche gli occhi di quanti, venerdì sera, si sono soffermati per primi a guardare i nuovi giochi di luce scelti da palazzo D’Aronco.

Ma il primo atto del “rito”, venerdì, si è consumato in piazza Libertà, con l’esibizione del coro Uniud proprio davanti a quell’albero di venti metri che da alcuni giorni fa bella mostra di sé al centro del terrapieno, di fianco a una sfera pensata (saggiamente) per selfie e contenuti social affini. “Adeste fideles” il brano che ha rotto il ghiaccio, o meglio, scaldato un ambiente sferzato da quella brezza che fa battere un pochino i denti, sì, ma anche, e in primis, le mani. Tra gli applausi dei presenti, allora, il mini concerto ha lasciato spazio agli interventi delle autorità.

L'albero in piazza Libertà
L'albero in piazza Libertà

«È questo un momento tradizionale molto importante con cui si dà il via alle festività natalizie – ha esordito il vicesindaco con delega al Commercio e al Turismo, Alessandro Venanzi –. Sul piano turistico, Udine in questo periodo rimane la città più attrattiva della nostra regione. Quest’anno – ha spiegato – saranno 45 le vie illuminate insieme a moltissime piazze» Spazio quindi al personale ricordo: «Dedico questa inaugurazione ad Arianna Calcaterra, la commerciante che ha contribuito, nel 2015, a far nascere questa tradizione di avviare il Natale con un evento dedicato. Purtroppo, se n’è andata troppo presto».

A prendere la parola è stato poi il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo: «Il pensiero va anche a tutti i cittadini e agli imprenditori dell’Isontino colpiti dall’alluvione. Natale è un momento magico ma è anche un periodo di riflessione in cui ritrovare il senso di comunità anche in mezzo alle difficoltà. Che queste luci ci aiutino anche in tal senso».

Da don Luciano Nobile è arrivato quindi un messaggio di speranza sulla vicinanza che Dio assicura anche nei frangenti più bui. La chiosa è stata poi affidata al sindaco Alberto Felice De Toni: «Nel 2023 siamo partiti con questa tradizione delle luci di Natale e abbiamo ricevuto tantissimi complimenti, anche da fuori regione. Speriamo che queste luci diano una spinta al commercio, al turismo, ma che aiutino anche riscoprire l’autenticità del Natale».

A scandire il coutndown verso l’accensione è stato il pubblico che, nel frattempo, si è andato a radunare ai piedi del Castello. «Dieci, nove...», poi via, a scendere. Ad ascendere, le luci dell’albero un collegamento fra la terra e il cielo ormai trapunto di stelle. Step successivo, l’avvio del video mapping in Loggia, un vero spettacolo di luci fra tradizione natalizia e storia cittadina. A seguire, ci si è portati in piazza Duomo, quindi in piazza Venerio, in via Lionello e, infine, in piazza San Giacomo. Là dove là bellezza della città è andata ad assumere toni caldi, fantasie suggestive. Perfette per la stagione a venire. 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto