L’ultima indiscrezione: Snaidero alla De Agostini

MAJANO. Dopo i cinesi, tocca agli italiani. Per dirla tutta alla finanza tricolore, pronta a scalare la Snaidero spa di Majano, azienda leader nella produzione di cucine modulari che da qualche tempo si sta guardando intorno alla ricerca di un partner disposto a sostenerne lo sviluppo. Potrebbe toccare al fondo Idea Ccr, gestito da Idea Capital Funds sgr.
Così almeno stando alle indiscrezioni pubblicate ieri dal sito de Il sole 24 ore e più in particolare dal blog di Carlo Festa “The Insider”. Dopo la bocciatura dell’ingresso in società di un partner del Far East a farsi avanti è dunque un player della finanza made in Italy.
Questo già si sapeva. Ora se ne conosce però anche il nome, che risponde a Idea Ccr (Corporate credit recovery) gestito da Idea Capital Funds sgr (gruppo De Agostini). Scopo del fondo è quello di contribuire al rilancio di imprese italiane di medie dimensioni, in tensione finanziaria, ma con fondamentali industriali solidi. Dalla Snaidero è giunto un sostanziale no comment, sottolineando che le indiscrezioni rischiano di provocare un danno all’azienda.
Idea Ccr sarebbe intenzionata a far suo il 51% della società lasciando alla famiglia Snaidero, azionista storica della Spa, un ruolo di punta nella governance aziendale.
Operazioni di questo tipo non sono nuove a Idea, che lo scorso maggio ha fatto sua la quota di controllo – il 51% appunto – di un’azienda biellese (Sinterama) attiva nella produzione di fili e filati confermando nel cda l’ex proprietà. Il fondo si compone di due asset: il comparto crediti e il comparto nuova finanza. Al primo contribuiscono sette banche che hanno ceduto i propri crediti – inizialmente verso 8 aziende – in cambio di quote del fondo.
L’operazione potrebbe essere replicata anche a Majano, ma per ora sono solo ipotesi. Perché se è vero che in lizza c’è Idea Ccr, la partita non è chiusa. Lo scenario resta liquido. La ricerca di un partner azionario, gestita dall’advisor Kpmg, prosegue.
Altri potrebbero avvicinare Snaidero che nel mondo della cucina è uno tra i marchi più apprezzati. Un simbolo del made in Italy con una storia di 70 anni sulle spalle. Storia che negli ultimi tempi ha dovuto fare i conti con la necessità di una ristrutturazione, attuata a partire dal 2013, sotto la pressione dell’esposizione finanziaria: quell’anno Snaidero aveva debiti per 114 milioni di euro (con Intesa Sanpaolo, Mps, Bnl, Banco Popolare e Unicredit) in parte ristrutturati con la cessione del ramo franchising del gruppo.
L’ingresso in società di un nuovo partner rappresenta in questo senso l’ultimo tassello di un progetto quinquennale che mira a rilanciare l’azienda. Anche attraverso una serie di importanti investimenti in macchinari e di nuove aperture di punti vendita che stanno impegnando l’impresa da mesi.
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