Lotto coi soldi pubblici: s’indaga per peculato

Sott’inchiesta il capo degli ufficiali giudiziari. Da mesi la Procura aveva nel mirino l’Unep
Nel “silenzio” delle indagini preliminari effettuate senza che i sospettati ne siano a conoscenza, la procura stava già indagando da mesi sul “buco” all’Unep di Udine, (rivelato ieri dal Messaggero Veneto), l’ufficio degli ufficiali giudiziari che ha visto martedì il proprio dirigente ammettere d’aver giocato al Lotto oltre 200 mila euro dei soldi non versati allo Stato.


Peculato e omesso versamento delle imposte sono le ipotesi investigative. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice, al quale l’altro giorno è stato “consegnato” il verbale d’interrogatorio reso dal dirigente Antonio Bettino, presentatosi spontaneamente in procura con il proprio difensore, l’avvocato Paolo Viola.


I primi sospetti risalgono alla fine dell’anno scorso, quando in seguito a una verifica fiscale (forse scaturita da una segnalazione) ci si è accorti che l’Unep non versava le imposte sul reddito dei dipendenti dell’ufficio che ha sede in tribunale a Udine. I contributi previdenziali risultano essere stati pagati, ma non le trattenute sull’Irpef.


Così gli inquirenti stavano svolgendo gli accertamenti acquisendo informazioni, ma gli eventi delle ultime due settimane hanno “sconvolto” l’inchiesta. Dapprima l’irreperibilità del dirigente dell’Unep, che per un giorno la scorsa settimana non si faceva trovare, quindi la deposizione spontanea di martedì, con le prime ammissioni: «Ho giocato al Lotto i soldi che l’ufficio da me diretto incassava», per le “quote” su pignoramenti, sfratti eccetera.


L’inchiesta già avviata dalla procura ipotizza i reati di peculato e mancato versamento delle imposte sul reddito, presupposti investigativi che ora – dopo le ammissioni di Bettino – dovranno trovare conferme nei riscontri investigativi. «Ci siamo presentati in procura per rendere chiarimenti sulla posizione lavorativa di Bettino – si è limitato a dire ieri l’avvocato Viola – e restiamo a disposizione dell’autorità inquirente».


Il lavoro del pm Del Giudice si incrocerà con le verifiche che gli ispettori ministeriali stanno effettuando. Da alcuni giorni infatti, come s’è ricordato ieri, in tribunale, in procura e negli uffici dei giudici di pace è in corso una ispezione; un controllo di “rountine” che circa ogni quinquennio viene effettuato negli uffici giudiziari.


Gli ispettori ministeriali non sono agenti di polizia giudiziaria e quindi non potranno, direttamente, segnalare alla procura eventuali irregolarità. La loro relazione – sia per l’Ufficio notifiche esecuzioni e protesti diretto da Antonio Bettino sia per tutti gli altri – sarà depositata alla presidente del tribunale, che a sua volta dovrà inviarla ai colleghi inquirenti se ravviserà dei reati.


Tra operatori e ufficiali giudiziari, l’Unep di Udine dovrebbe avere 26 dipendenti, in realtà vi lavorano in 18. Dal 2010 seguono anche le notifiche per i Giudici di pace di Udine, Codroipo e San Daniele. Oltre al lavoro ordinario su esecuzioni come pignoramenti, sfratti e altre notifiche.


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