Lotteria Italia: come riscuotere i premi e cosa succede se non li ritiri

L'uomo è artefice del proprio destino, ma quando la dea bendata ci mette lo zampino il destino può prendere una piega decisamente inaspettata. Così, decine di persone anche quest'anno vedranno aumentare il proprio conto in banca grazie alla Lotteria Italia. L'estrazione, come da tradizione, è avvenuta il giorno dell'epifania sulla rete nazionale ammiraglia, Rai1, durante la trasmissione "I soliti ignoti" condotta da Amadeus. I fortunati vincitori dalla metà del mese di settembre hanno semplicemente acquistato un biglietto al costo di cinque euro.
COME RISCUOTERE LA VINCITA
Ogni volta che arriva un grande premio, scatta la caccia al fortunato. Tuttavia è costume tra i vincitori delle lotterie diventare improvvisamente silenziosi: capita spesso infatti che il proprietario del "biglietto d'oro" voglia rimanere nell'anonimato, per non dividere il premio o per non cadere nelle trappole di malintenzionati. Le modalità di riscossione del premio favoriscono questa usanza: una volta che il giocatore ha verificato che il proprio biglietto sia effettivamente quello vincente e in buono stato (questo punto è importante perché, se malridotto, potrebbe non essere considerato valido), si può presentare a uno sportello e richiedere la riscossione della vincita.
Tuttavia il vincitore ha solamente, si fa per dire, sei mesi (180 giorni per essere precisi) per richiedere il premio, dopodiché decade qualsiasi suo diritto, anche se possiede il biglietto.
Deve andare personalmente all'ufficio Premi di Lotterie Nazionali (Viale del Campo Boario 56/D, 00154 Roma) oppure a uno sportello bancario di Intesa San Paolo che potrà inviare i documenti all'ufficio Lotterie.
Il titolare del biglietto fortunato può scegliere fare tutto da sé e inoltrare in maniera autonoma la richiesta all'ufficio Premi con una raccomandata. In questo caso è necessario specificare per via scritta la modalità preferita per la riscossione della cifra vinta e i dati personali necessari.
La richiesta di pagamento delle vincite va inoltrata entro 180 giorni successivi alla pubblicazione sul sito www.adm.gov.it del Bollettino Ufficiale delle vincite, conseguite con l'estrazione della Lotteria Italia 2019 il 6 gennaio.
Il possessore di uno o più biglietti vincenti deve però fare i conti con la cosiddetta "tassa sulla fortuna", ovvero quell'imposta applicabile ad importi vinti che superano i 500 euro. L'aliquota - aumentata dal 2017 - corrisponde al 12% e si applica al valore che supera la soglia minima, i 500 euro appunto.
I DOCUMENTI RICHIESTI
Il regolamento del gioco prevede che si debbano presentare alcuni documenti per richiedere il pagamento della somma vinta. È necessario disporre di tutti i fogli richiesti perché la domanda possa essere ritenuta valida.Il proprietario di un biglietto vincente potrà successivamente indicare attraverso quale modalità preferisce che gli venga elargito il premio, se tramite assegno circolare, bonifico bancario o postale. Ecco quali sono le informazioni essenziali:
- Stampa del promemoria di gioco (recuperabile dal proprio conto gioco);
- Documento d'identità valido del titolare del conto gioco;
- Codice fiscale del titolare del conto gioco;
- Codice IBAN del conto intestato al titolare del conto gioco, sul quale potrà essere accreditata la vincita.
NON TUTTI I PREMI VENGONO RITIRATI
Alcune vincite non vengono riscosse e le motivazioni sono le più disparate: il proprietario del tagliando se ne dimentica, oppure ha perso il biglietto, o non sa di essere il vincitore. Quale che sia la ragione, il concorso non ammette deroghe: scaduto il termine, si perde il diritto a riscuotere. Ma cosa succede al denaro che non viene trasferito ai cittadini? Molto semplicemente rimane nelle casse ell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato a disposizione per i futuri concorsi. Non è prevista nessuna nuova estrazione o alcuno scorrimento. Non è una classifica e la fortuna non ammette repliche.
Negli ultimi anni i premi non riscossi hanno totalizzato una quota che tocca i 27 milioni di euro. Il record spetta all'edizione 2008-2009, quando un giocatore si "dimenticò" di ritirare il primo premio da 5 milioni di euro, rimessi nuovamente in palio l'anno successivo. Quell'edizione va ricordata anche per il record negativo di premi non incassati, il cui totale toccò addirittura i 7 milioni di euro.
Inoltre, durante la Lotteria Italia 2015, i premi non ritirati ammontarono a 2 milioni di euro e il premio non ritirato costituiva il secondo posto. Infine, per quanto riguarda la Lotteria Italia 2018, premi non ritirati non ce ne sono stati: gli importi messi in palio sono stati riscossi in toto.
Nel 2003 i premi non riscossi furono a quasi 4 milioni di euro. L’anno seguente i biglietti vincenti dimenticati furono del valore di 1,1 milioni. Nel 2007 non furono incassati premi per un totale di 1 milione 125 mila euro. Solamente 220 mila euro i premi dimenticati nell’edizione 2010, mentre nel 2011 le somme lasciate allo Stato furono pari a 2 milioni di euro, corrispondente al secondo premio vinto a Modena, più vincite inferiori per ulteriori 700 mila euro. Nell’edizione 2012 furono invece dimenticati premi per 642 mila euro.
I BIGLIETTI VINCENTI
- Il primo premio, da cinque milioni, è andato al tagliando O 005538 venduto a Torino
- Il secondo premio, da 2,5 milioni di euro, al biglietto P 463112 venduto a Gonars (Udine) alla stazione di servizio in A4
- Il terzo, numero seriale N 121940, è stato venduto a Roma e ha un valore di 1,5 milioni di euro
- Quarto premio della lotteria da 1 milione di euro va alla Toscana, con il tagliando numero C 127922 venduto a Lucca.
- Quinto e ultimo premio, venduto a Erba (Como) e con il numero seriale P 370303, ha un valore di 500.000
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