«L’osteria? Ha una funzione sociale Non riapro con la puzza di disinfettante»

la protesta
donatella schettini
«È una protesta, ma soprattutto un modo per fare ragionare chi passa sulle nostre condizioni e sulle difficoltà che affronteremo per ripartire».
Ennio Zanetti è uno dei gestori dell’osteria Nero Venere di Porcia che, per richiamare l’attenzione sulla crisi della ristorazione, ha tappezzato l’esterno del locale cartelli coloratissimi: indicazioni istituzionali ma anche sfoghi “educati” per dimostrare il malessere della categoria, che ha definito “cicchetti di democrazia”.
L’osteria ha riaperto i battenti per il servizio di asporto e consegna a domicilio. Hanno allestito un banco all’esterno del locale con un cartello: non si tratta del refettorio di Maria Claretta, la Whoopi Goldberg del film “Sister Act” hanno chiarito, ma della stessa osteria «che cerca di sopravvivere».
Il rischio è che le regole di apertura non permettano di recuperare l’attività del passato. «La gente – afferma Zanetti – non ha bisogno dell’osteria solo per mangiare: si va per stare insieme agli amici, ai parenti, per festeggiare una ricorrenza. Abbiamo una funzione sociale». E annuncia che non riaprirà ai tavoli se le condizioni non consentiranno di recuperare proprio il clima del passato: «Fa rabbrividire – sottolinea – l’idea di riaprire un locale che propone i piatti tipici della tradizione, il menù della nonna, in un ambiente che odorerà di candeggina, serviti da personale con mascherina e guanti come in sala operatoria e chiudendo gli avventori in gabbie di plexiglas. Non riapro se non potrò riappropriarmi anche della mia funzione sociale. Funzionerà il servizio di asporto e a domicilio per lanciare il messaggio che noi comunque ci siamo e resistiamo».
Le difficoltà dell’osteria di Porcia sono le stesse di migliaia di imprenditori sparsi in tutta Italia, alle prese con la chiusura delle loro attività. Zanetti evidenzia che sinora si sono viste solo promesse e pochi fatti.
«Tutti sappiamo una cosa – riflette Zanetti –: quando si riprenderà non sarà più come prima, avremo un terzo dei clienti anche perché potremo accogliere solo un terzo delle persone rispetto a prima. E allora cosa faccio? Ci hanno detto che hanno stanziato 400 e passa miliardi, ma dove sono che nessuno ha visto una lira se non i 600 euro? La Regione ha previsto un fondo per la riduzione del 20 per cento del canone di affitto, ma ha imposto sulla domanda una marca da bollo da 16 euro».
I cartelli raccontato tutto questo, ma ce ne è uno di cui si dispiace: «So che in questi mesi ai bambini è stato detto che andrà tutto bene e hanno realizzato i cartelli con arcobaleni e con la scritta. Noi – sottolinea – di fronte a questa situazione abbiamo scritto che “non andrà tutto bene” perché lo pensiamo. Ci dispiace per i bambini».
L’osteria continua a “funzionare” per l’asporto e la consegna a domicilio con investimenti in pubblicità e nel trasporto. Intanto gli operatori di Porcia si sono uniti in associazione e oggi avranno un incontro con il sindaco Marco Sartini: «Chiederemo anche – conclude Zanetti – di non accanirsi contro di noi».—
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