L’orologio di Marano è fermo: nessuno vuol fare cento gradini per caricarlo

MARANO LAGUNARE. Da tre settimane l’orologio della torre Millenaria tace a causa delle dimissioni del suo custode e Marano, attaccatissima alle sue tradizioni, si rattrista nel non sentire i ritocchi delle ore che dal 1739 scandiscono la quotidianità in laguna.
Dallo scorso primo novembre, infatti, nessuno alle 6.30 sale i 98 scalini, che poi ridiscende, della torre di piazza Vittorio Emanuele II per caricare l’orologio e far si che il battito delle ore sia il più esatto possibile.
La gente di Marano, che da sempre è abituata ai rintocchi del “suo” orologio, è amareggiata: non manca solo chi si occupa dell’orologio al posto di Elio Dal Forno, il volontario che negli ultimi cinque anni lo ha accudito come fosse un figlio e che a fine ottobre ha dato le dimissioni. Manca un pezzo di storia stessa della comunità.
«Cosa possiamo fare», commenta il sindaco Devis Formentin, «se i due bandi per la ricerca di un lavoratore occasionale per lo svolgimento di attività di servizio civico non hanno prodotto nulla? Una persona si era presentata, ma poi ha rinunciato all’incarico.
Ora ne abbiamo emesso un terzo, che scade il 29 novembre (visionabile sul sito del Comune di Marano Lagunare, ndr): speriamo che qualcuno si faccia avanti. È vero che i 300 euro mensili del voucher non sono molti (per 40 ore richieste), ma piuttosto che niente, direi, meglio piuttosto. Ma se questi sono i problemi di Marano, vado io a caricare l’orologio».
Intanto la minoranza di Uniti per Marano (Cepile, Popesso, Pizzimenti e Rivano) attacca il sindaco. Chiedendone le dimissioni. «Ogni giorno succede qualcosa che fa capire ai maranesi l’inefficienza della giunta Formentin. La Torre Millenaria simbolo di Marano e della cultura dei maranesi da un paio di settimane è muta, lo storico orologio che dalla metà del 1700 scandisce il ritmo delle giornate è fermo.
Non si sentono più i rintocchi che ricordavano a tutti i cittadini il trascorrere delle ore. Dal giorno delle dimissioni del custode nessuno è più salito per quei scalini che portano in cima alla torre da cui si accede al vecchio meccanismo di carica dell’orologio, se non a San Martino per evitare almeno la vergogna nel giorno del patrono.
Da sempre i cittadini di buona volontà, ma anche per orgoglio, sono andati a caricare l’orologio della Torre, ma questa amministrazione non trova più nessuno che lo faccia, tant’è che nemmeno una domanda è stata presentata al Comune in seguito alla richiesta pubblica fatta per trovare un addetto. Ora stanno supplicando in giro per il paese le persone, ennesima prova della mancata credibilità della giunta Formentin e dell’ennesimo disservizio che i maranesi devono subire».
La minoranza conclude ricordando di aver appreso in questi giorni, delle dimissioni di un altro dipendente comunale: «Negli ultimi due anni sono ben 13 persone. E se contiamo anche le epurazioni politiche, non da ultime le dimissioni dell’assessore Pavan, e che Formentin ha cambiato anche tre vicesindaci, due assessori e due consiglieri è il caso di dire, signor sindaco, forse le prossime dimissioni dovrebbero essere le sue».
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