L’organo antico di Venzone e la sua storia

VENZONE. Una voce che porta in sé oltre 200 anni di storia di una comunità. La comunità è quella di Venzone mentre la voce è quella dell’organo del duomo del piccolo centro medievale, presente in...
Di Piero Cargnelutti

VENZONE. Una voce che porta in sé oltre 200 anni di storia di una comunità. La comunità è quella di Venzone mentre la voce è quella dell’organo del duomo del piccolo centro medievale, presente in quel luogo dal lontano 1792 e oggi ancora gioiello che impreziosisce il sacro edificio. Sabato si parlerà di quell’antico organo, in occasione della presentazione del libro “La tradizione organaria del duomo di Sant'Andrea Apostolo di Venzone e l’organo Gaetano Antonio Callido Opus 302 di Luca Annoni”. Il volume sarà presentato alle 16 nella sala Patriarcje Bertrant in occasione di un incontro organizzato dalla Pieve di Sant’Andrea Apostolo a cui interverranno monsignor Roberto Bertossi, Marcello Girotto del conservatorio Tartini di Trieste e l’autore del libro. Luca Annoni, studioso e musicista, ha realizzato uno studio storico-sociologico e tecnico-restaurativo dell’organo realizzato da Gaetano Callido Opus 302 nel 1792 per il duomo di Venzone. Lo strumento affrontò anche il sisma del 1976, tanto è vero che dieci anni dopo fu inaugurato a Venzone dopo aver subito un restauro. Il libro di Annoni raccoglie numerose informazioni che vanno ad arricchire i già cospicui studi sull’organaria veneta settecentesca e, in particolare, la figura del costruttore Gaetano Callido, estense di nascita ma veneziano di adozione dove studiò alla bottega del Piaggia e successivamente si perfezionò col caposcuola neoclassico veneto Don Pietro Nachini. La storia dell'organo di Venzone, peraltro inserita nel percorso storico organario che dal Medioevo al Rinascimento interessa anche le due cittadine friulane di Venzone e Gemona, nasce quando la Magnifica comunità di Venzone decide di dotarsi di quello strumento di grande rilievo, e per questo affida il compito a un grande maestro del tempo. Nel suo libro, Annoni ripercorre la storia dello strumento inserendola nel contesto storico che negli ultimi secoli hanno caratterizzato la storia dell’organaria fino al 1976 e alla considerevole opera di recupero.

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