Lockdown friulano per le ginnaste cilene e l'Asu così diventa una seconda famiglia

Monserrat e Maite si allenano a casa della coach Spela Dragas. Esercizi, aneddoti e anche un ricordo di Sepulveda: ecco i loro giorni

UDINE. Trovarsi in Italia in piena emergenza coronavirus, con un oceano e oltre 12 mila chilometri tra sé e la propria famiglia, senza un aereo con il quale rientrare. E trovarne una nuova, di famiglia, quella sportiva, che non solo ti accoglie e ti sostiene, ma che continua ad allenarti trasformando questa crisi in un'opportunità.

È quello che sta accadendo alle sorelle Monsterrat Urrutia Guajardo e Maite Urrutia Guajardo, atlete cilene che la pandemia ha "imprigionato" a Udine, impegnate (da esterne) in alcuni mesi di allenamento con la squadra agonistica di ginnastica ritmica dell'Asu. Monsterrat e Maite, la maggiore del 2001 e la minore del 2004, quando l'emergenza è iniziata si sono attivate per organizzare il rientro in Cile, ma non hanno trovato voli disponibili, rischiando di fatto di restare confinate e isolate nella foresteria dell'Asu.

«A quel punto la nostra allenatrice Spela Dragas - racconta il direttore generale dell'Asu, Nicola Di Benedetto - si è offerta di ospitare le due ragazze a casa sua, che dispone di una piccola dependance, e di continuare ad allenarle nel proprio giardino, assieme alla figlia Tara».Per le due ginnaste cilene è così iniziato un nuovo percorso di vita e di allenamento.

«Viviamo in un ambiente accogliente - spiegano in spagnolo - che ci fa sentire come a casa. La mattina siamo impegnate tre ore, allenandoci in giardino, mentre nel pomeriggio seguiamo le sedute via Zoom assieme alle altre ragazze del gruppo agonistico dell'Asu».Complice il bel tempo, lo spazio aperto di casa Dragas è diventato una vera e propria palestra. «Ho fornito loro il sotto linoleum, il linoleum, la moquette e il tatami - prosegue Di Benedetto - in modo che vi possano essere le condizioni migliori per l'allenamento. E i risultati si vedono perché le due ragazze stanno migliorando molto dal punto di vista tecnico grazie alla presenza di una "personal trainer" di questo livello.

Ancora una volta Spela ha confermato la propria abnegazione e la propria correttezza, che l'hanno fatta diventare l'allenatrice che è».Anche la società si è stretta attorno alle Guajardo. «Stiamo tenendo i rapporti con il consolato e la federazione cilena - prosegue il dg - e ci occupiamo di loro dal punto di vista medico e per tutto ciò di cui possono avere bisogno. Parlando lo spagnolo sono in contatto quotidiano con la madre, che è ovviamente in grande apprensione, ma anche molto grata per ciò che stiamo facendo per le figlie».

Le sorelle comunicano tutti i giorni con la famiglia attraverso chat e videochiamate: «Siamo sempre connessi e così la lontananza non si fa sentire troppo. In Cile - precisano - la situazione è simile a quella vissuta dall'Italia qualche settimana fa, infatti aumentano sia i contagi, sia i morti, anche se non esiste una forma totale di blocco da quarantena, come succede qui. Ci sono solo alcuni Comuni della capitale e alcune regioni del Paese che hanno adottato questa misura. Avvertiamo la preoccupazione di non poter aiutare e di rimanere impotenti, tuttavia ci sentiamo fortunate perché i nostri genitori possono lavorare on line e i nostri nonni sono a casa. Questo ci dà una grande tranquillità, dato che evitano al massimo il contatto con l'esterno».

Proprio il Cile ha vissuto nei giorni scorsi una grave perdita con la scomparsa, a causa del Covid-19, dello scrittore Luis Sepulveda. «Le sue opere - spiegano con una voce unica Monsterrat e Maite - sono state tradotte in moltissime lingue e i suoi libri vengono letti nelle scuole. La "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" è un'opera grandiosa, che lascia una sensazione meravigliosa sulla forza dell'amicizia. È una grande perdita per il nostro Paese. Avrebbe potuto scrivere molti altri libri e sapere che è morto per questa pandemia è molto doloroso. Ha lottato molto, da febbraio, contro la malattia e non è riuscito a guarire, ma le sue opere rimarranno per sempre».

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