L’Oasi è un paradiso per 100 gatti
Presenze in aumento nell’area di bastione Savorgnan, 300 i felini adottati

PALMANOVA. Sono circa un centinaio i gatti accolti a Palmanova nell’Oasi felina di bastione Savorgnan e in altri due siti della città. Qui i mici che non hanno casa, trovano ospitalità e amore, a cominciare da quello della responsabile Rita Cressatti e degli altri volontari.
L’Oasi è nata sette anni fa per prendersi cura degli animali abbandonati o soli. A mettere a disposizione l’area è stato il Comune e l’iniziativa va avanti grazie all’impegno di Rita, di alcuni volontari e di associazioni animaliste. Nell’area protetta, ma aperta, si trovano cibo, acqua e alcune cucce dove i mici trovano riparo quando c’è brutto tempo. Sempre qui gli animali vengono accuditi, nutriti, curati. «Tutti i gatti – spiega la responsabile – sono vaccinati, sterilizzati e dotati di microchip, grazie alla collaborazione con il servizio veterinario dell’Aas 2 (e il dottor Vincenzo Lanza in particolare) e con i veterinari Marisa Guaderelli e Polo Roppa».
In questo momento, oltre alla sessantina di gatti accolti all’Oasi, ce ne sono una ventina in una colonia nell’area dell’ex caserma Ederle e una quindicina in una colonia in via dei Boschi. «Quanto facciamo – spiega Rita Cressatti – è possibile grazie all’impegno di alcuni volontari come Sandra Martini, Sharon Pacor, alcuni ragazzi che si occupano dei gatti di via dei Boschi, e di Barbara Medeot dell’onlus “Un atto d’amore” che ci supporta con varie iniziative. Un ringraziamento va a chi ci dà una mano, regalando cucce o cibo. Un grazie in particolare alla Coop di borgo Cividale che di recente ha permesso l’organizzazione di una raccolta di cibo che ci ha fornito di che sfamare i mici per un bel po’di tempo».
L’Oasi è un posto tranquillo, dove i gatti vivono in libertà, ma dove abitano anche ricci, ramarri, merli, picchi, pettirossi. Diverse le persone che vi si recano per osservare i gatti o magari per adottarne qualcuno. «In questi anni – riferisce Rita – credo che abbiamo dato in adozione circa 300 mici».
Qualcuno poi pensa da sé a farsi adottare, come l’intraprendente gatta Margot che un giorno è salita sulla corriera di linea ed è scesa a Udine, dove ha incontrato chi, grazie al microchip, si è rivolto all’Oasi Felina, chiedendo di poterla tenere con sè.
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