Lo studioso Zanchetta celebra don Bianchini e l’esperanto
FIUME VENETO. Lo storico Ernesto Zanchetta, di Cimpello, sta organizzando una conferenza per celebrare la lingua universale esperanto a Colmar, in Alsazia. Con lui, è impegnato l’esperantista...
FIUME VENETO. Lo storico Ernesto Zanchetta, di Cimpello, sta organizzando una conferenza per celebrare la lingua universale esperanto a Colmar, in Alsazia. Con lui, è impegnato l’esperantista francese Michel Basso, figlio di emigranti di Taiedo e residente nella città francese.
L’evento si terrà all’inizio del 2018 per ricordare il 110° anniversario dell’incontro di don Giacomo Bianchini con Ludwik Zamenhof, ideatore dell’esperanto, lingua che il sacerdote cercò di diffondere in Europa. «L’esperanto – dice Zanchetta – è nato nell’Est Europa nel 1875 come lingua universale. Negli ultimi anni il suo utilizzo è ripreso in Francia, Slovacchia, Brasile, Estonia, Lettonia, Cina».
Don Bianchini nacque a Carbona di San Vito il 12 marzo 1875 e fu grande studioso dell’esperanto: pubblicò la prima grammatica e lo utilizzò per diffondere il cristianesimo in Europa. Fu guida spirituale nelle parrocchie di Visinale, Fontanafredda, Meduno, Navarons, Pradis di Sotto e Cimpello dal 1927 al 1954, anno in cui morì.
(m.p.)
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