Liti e alcolici, il questore chiude il "Papillon"

PORDENONE. Il Questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha disposto la sospensione per 90 giorni dell’attività del “Papillon Restaurant & Music e Papillon on the Beach”, di Roveredo in Piano.
Nella mattinata di sabato 25 maggio personale della divisione di polizia amministrativa e sociale della questura, unitamente ad alcune pattuglie della "Volante" ha dato esecuzione al provvedimento amministrativo.
Il provvedimento cautelare di sospensione, sussistendone i presupposti normativi è stato adottato in via di urgenza, in seguito al grave episodio verificatosi nella nottata dello scorso 18 maggio.
In particolare alle 4.30 un avventore mentre si trovava “nella zona fumatori” collocata nella parte posteriore esterna del locale, normalmente adibita ad area giardino e parcheggio, è stato selvaggiamente aggredito da quattro persone, per il solo fatto di aver cercato di dirimere un diverbio nato tra una sua amica ed un’altra ragazza presente nella sala da ballo.
Seconda la ricostruzione dei fatti, durante l’aggressione che è durata circa un minuto, nessuno né tra i presenti, né tra gli addetti alla security del locale, è intervenuto, nonostante la stessa sia avvenuta in modo eclatante davanti a decine di persone.
Il malcapitato, a seguito della violenta aggressione, si è recato al pronto soccorso del locale nosocomio ove gli sono state riscontrate diverse contusioni e una prognosi di giorni 20. Nel corso dei successivi accertamenti è emerso che la vittima, al momento del pestaggio era in uno stato di ebbrezza alcolica a causa delle numerose bevande superalcoliche che gli erano state somministrate al bar della discoteca, nonostante fosse chiaramente evidente il suo stato di alterazione, tanto che guadagnata l’uscita del locale, si era procurato una grossa pietra con la quale è rientrato nella discoteca con l’intenzione di scagliarla contro i suoi aggressori, per poi desistere dall’intento.
In particolare, dall’attività istruttoria della questura di Pordenone è emerso al pestaggio ha assistito anche personale addetto alla sicurezza del locale il quale non solo non è intervenuto, né tanto meno ha allertato le forze dell’ordine, ma ha invece invitato le persone coinvolte nella “scazzottata” a prendere una strada diversa in modo tale da evitare di incontrare la poliziale, nel caso fosse arrivata.
Gli approfondimenti amministrativi hanno consentito, altresì, di accertare una regolare sistematicità di episodi, quali liti ed aggressioni che quasi ogni fine settimana hanno come teatro il locale, con avventori che alticci e talvolta per futili motivi vengono alle mani.
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