Lino Mian si ricandida alla guida dell’istituto

SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Non solo bilancio: l’assemblea odierna di Rauscedo sarà anche elettiva, con il presidente uscente di Friulovest Banca Lino Mian che si ricandiderà per guidare l’istituto...
SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA. Non solo bilancio: l’assemblea odierna di Rauscedo sarà anche elettiva, con il presidente uscente di Friulovest Banca Lino Mian che si ricandiderà per guidare l’istituto sangiorgino anche per i prossimi tre anni.

Prima del voto traccerà un bilancio del triennio che si va a concludere. «Un programma di lavoro inauguratosi, purtroppo, con la scomparsa del nostro direttore Giacomino Pasquin – ricorda –. I quattro anni sotto la sua guida hanno coinciso con una fase di passaggio cruciale per la nostra cooperativa di credito: un periodo durante il quale sono state risolte alcune problematiche sul piano organizzativo, e non solo, che rendevano molto complicato il lavoro di banca del territorio. In questo ultimo mandato triennale, Friulovest Banca ha poi consolidato la propria presenza sul territorio, rafforzando la rete e dando energia anche alle nuove filiali che abbiamo aperto a Codroipo, San Vito e San Daniele».

Ora si passa a una fase successiva. «Che definirei storica – aggiunge Mian –: a breve, dovremo entrare a far parte di un gruppo bancario, e questo accadrà in forza della nuova riforma delle Bcc. Si tratta di una sfida che ci sentiamo di poter affrontare consapevoli che ci troviamo in una posizione solida. Punteremo a proseguire comunque nella nostra vocazione di banca di comunità e di prossimità, sfruttando al massimo le opportunità che ci assicurerà il fatto di appartenere a una compagine forte e ben organizzata».

Un passaggio epocale per affrontare il quale il presidente trova dei rimandi alla storia cooperativistica del territorio a cui far riferimento. «A Meduno – racconta –, da dove è nata una delle banche di credito cooperativo che ha dato poi vita alla nostra realtà, nel primo dopoguerra gli operai riunitisi in una cooperativa di lavoro costruirono la stazione, i caselli e il ponte ferroviario sul Meduna. Decisero però di rinunciare ai profitti derivanti per destinarli alla costruzione di una scuola di disegno. Fu un atto di sacrificio personale ma di lungimirante investimento per la crescita e lo sviluppo della loro comunità».

Quasi un secolo dopo quella lezione è ancora attuale. «La sfida oggi – conclude il presidente di Friulovest – è riuscire a mantenere quello stesso spirito cooperativo e di sacrificio a favore del territorio e della collettività, pur dovendo certamente continuare a fare i conti con i mercati globali»
. (d. f.)

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