L’incendio alla Perco costa 416 mila euro

Il conto finale è arrivato. Ed è particolarmente pesante. L’incendio doloso appiccato alla scuola media “Perco” di Lucinico nei mesi scorsi è costato al Comune di Gorizia qualcosa come 416 mila euro.
La cifra è contenuta nella determina che affida all’avvocato goriziano Alberto Tarlao il mandato di rappresentanza per la costituzione di parte civile dell’ente. Non solo. Nei 416 mila euro non sono ancora conteggiati i costi dei successivi interventi per ovviare al problema degli odori persistenti che hanno portato al conseguente (e prolungato) inutilizzo del plesso scolastico. Pertanto, la spesa salirà ulteriormente. Ed è questo il motivo della decisione di costituirsi parte civile «perché l’amministrazione ma soprattutto i cittadini sono stati danneggiati notevolmente dal pesante atto vandalico», spiega il sindaco Rodolfo Ziberna.
Tarlao è stato individuato al termine di un’indagine conoscitiva presso un ristretto numero di avvocati del Foro di Gorizia allo scopo di ottenere i preventivi per l’espletamento dell’incarico, a partire dall’udienza preliminare per poi proseguire con il dibattimento. La spesa impegnata per pagare l’avvocato è stata di 8 mila euro.
Nel frattempo, la giunta municipale, sulla scorta di questa terribile esperienza, ha deciso di dare gambe al piano-sicurezza con l’obiettivo che atti del genere non si verifichino più. Il primo provvedimento è contenuto in una determina (la numero 1.083) affissa all’albo pretorio e che prevedeva lavori di «sostituzione sistematica» dei punti-luce del parcheggio della scuola media. Un intervento, si legge nella documentazione, che dovrà essere effettuato con la massima celerità «in ordine all’incolumità dei fruitori della struttura e alla necessità di illuminare gli spazi esterni al fine di scoraggiare eventuali atti vandalici».
La seconda operazione (peraltro già anticipata su queste colonne) riguarda l’adozione di telecamere. L’amministrazione ha messo i ferri in acqua per l’installazione in tempi altrettanto brevi di un impianto di videosorveglianza. Fungerà da deterrente e, in osservanza alle normative vigenti, funzionerà solamente con la scuola chiusa perché di mezzo c’è la privacy. Pertanto, nelle ore notturne e nelle giornate festive e di pausa dell’attività scolastica, la scuola media “Leopoldo Perco” di Lucinico sarà adeguatamente presidiata. «Non vogliamo più che atti come quello verificatosi di recente tornino a ripetersi», la conclusione del primo cittadino. —
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