Lignano invasa dai “motars”: Biker fest al gran finale

LIGNANO. Claudio ha 46 anni. È arrivato in moto da Treviso e, nell’attesa di riunirsi con una ventina di amici bikers, passeggia tra gli stand. «Per me la moto è una passione - dice -, vuol dire amicizia, fratellanza. Io da dieci anni partecipo a tutti i motoraduni più importanti e questo non potevo di certo perdermelo».
È la passione che li unisce. Che unisce i tantissimi motociclisti arrivati ieri a Lignano per il Biker Fest International. All’esterno centinaia sono le moto parcheggiate. Sono le 15 e i centauri continuano ad arrivare. Rombano i loro motori mentre all’interno - nell’area del Luna Park - la festa è appena all’inizio.
Ci sono gli stand di moto (tra le novità il truck ufficiale Harley-Davidson, Bmw, Ducati e Ducati Scrambler, oltre alle storiche presenze di Honda, Yamaha, Kawasaki, Moto Guzzi e Aprilia), di vestiti, di gadget, di caschi vicino ai punti ristoro. Sul palco sta andando in scena il concorso delle pin-up.
E la musica coinvolge tutti. Per questo week end Lignano diventa la città delle moto, la città di chi si è fatto migliaia di chilometri per ritrovare vecchi amici, di chi vuole viverlo a pieno uno tra i più importanti raduni d’Europa. Lo stand della Federazione motociclistica italiana è punto di ritrovo per gli appassionati di tutto il Paese. Ci si diverte al Biker Fest.
La giornata è di quelle giuste, baciata dal sole. Moreno Persello è il fondatore dell’evento che da sempre sa distinguersi per la sua ottima organizzazione. Quest’anno è stato raggiunto il traguardo delle trenta edizioni e il bilancio non può che essere positivo.
«Sta andando davvero molto bene - dice accanto a Franca e Margherita, le altre due “anime” della manifestazione -, siamo contenti anche perché stanno arrivando persone da tutto il mondo e questo non può che renderci felici». Ce lo racconta all’interno dello stand di promozione della Regione.
«Ci teniamo molto alla presenza delle istituzioni - spiega - perché si viene a creare una bella sinergia che consente di valorizzare ancor meglio le bellezze del nostro Friuli Venezia Giulia».
I “motars”, come li chiama Moreno con un termine da lui inventato («e che sono riuscito a inserire nel dizionario friulano» aggiunge sorridendo), non smettono di arrivare. Stessa atmosfera si respira anche nelle altre due zone allestite in città, alla Terrazza a mare e allo stadio Teghil.
Intanto al Luna Park le moto parcheggiate sono sempre più numerose. Nella quattro giorni di manifestazione - che si concluderà quest’oggi con il raduno delle auto e moto d’epoca americane - migliaia saranno le presenze. La festa, intanto, va avanti. Spago e Hormero fanno parte del Vroc Italy l’unico moto club italiano, nato nel 2006, dedicato ai possessori di Kawasaki Vn e Vulcan.
Nel loro stand, oltre alle moto, c’è spazio solo per la simpatia. E per la passione. Raccontano dei prossimi eventi internazionali che stanno organizzando, di che cosa significhi far parte del moto club più grande d'Italia con circa 600 associati, di che cosa voglia dire essere un biker. Già che cosa vuol dire? «In una parola vuol dire libertà».
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