Lignano dice stop alla musica a mezzanotte per quattro locali

Scatta l’ordinanza comunale, fino al 30 settembre, per Tango, Rigoletto, bar Italia e Life a causa delle numerose proteste

«Lignano non può essere un dormitorio e chi ha la casa in centro non può pretendere di avere la tranquillità di una zona silenziosa. Ma in numerosi casi ci sono stati pubblici esercizi che hanno ampiamente superato i limiti della musica dettati dal regolamento comunale violando così la quiete pubblica. E i locali che trasgrediscono sono sempre gli stessi, qualche anno fa era già successa la stessa cosa».

È così che Luca Fanotto, sindaco di Lignano Sabbiadoro, ha spiegato la decisione che si è ritrovato costretto a prendere a seguito delle molteplici segnalazioni ed esposti che ha ricevuto, come anche la Questura, da giugno fino a queste ultime settimane. È stato lamentato, infatti, l’eccessivo volume della musica tenuto da alcuni locali siti nel cuore di Sabbiadoro.

Life, Tango, Rigoletto e Bar Italia dovranno spegnere la musica a mezzanotte, fino al 30 settembre: questa è la sostanza dell’ordinanza emessa, a fine luglio, dal primo cittadino a causa della situazione creatasi nella località. «Rispetto ad altre città turistiche come Jesolo – prosegue Fanotto –, in cui tutti i locali devono spegnere la musica alle 24, il nostro regolamento comunale, prevedendo delle variazioni, è di manica più larga.

Se un pubblico esercizio possiede un impianto musicale tarato può tenere la musica fino alla 1 e 30 di notte e chi non ce l’ha tarato deve invece spegnerla a mezzanotte. Inoltre, le discoteche possono fare musica fino alle 5 e per quanto riguarda i concertini, e cioè le attività di intrattenimento musicale, ogni locale può prevederne al massimo 15, tutti fino alle 24.

Purtroppo c’è chi va oltre tali regole e dopo le tante richieste di intervento ho dovuto agire: un locale deve convivere in armonia con il contesto che lo circonda, bisogna bilanciare le esigenze di tutti».

Thomas Winter, gestore del Bar Italia, commenta: «Sono davvero senza parole per questa decisione, ormai a Lignano non c’è più la festa notturna degli anni passati. La località vive di turismo e queste scelte la penalizzano molto. Questa ordinanza è valida per tutto il resto della stagione e inciderà negativamente sull’incasso economico, sul personale e anche sull’immagine della città stessa. Si spegne la musica e chiude il locale, la gente scappa a letto». Non siamo riusciti a sentire il gestore del Rigoletto e quello del Life e del Tango, che, da noi contattato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

Al di là dei confini superati, nel periodo di Ferragosto, vero e proprio cuore della stagione balneare, Lignano continua strizzare un occhio particolare ai turisti e alla movida serale e notturna. Confcommercio ha richiesto una deroga per ampliare l’orario per fare musica in concomitanza alle festività di Ferragosto.

«Come ogni anno – ha annunciato Enrico Guerin, presidente Confcommercio Lignano –, abbiamo chiesto (proprio questo lunedì) al sindaco l’emanazione di una apposita deroga affinché sia consentita l’effettuazione di intrattenimenti musicali senza dover effettuare la preventiva comunicazione nel periodo che va dal 10 al 18 agosto.

Nello specifico, abbiamo proposto di consentire la musica fino a mezzanotte e mezza ai pubblici esercizi senza impianto di limitazione livelli sonori, fino alle 2 per le attività dotate di impianto tarato e fino alle 5. 30 per le discoteche. Inoltre, abbiamo chiesto la deroga generale, e cioè di togliere l’obbligo di presentazione della Scia o comunicazione alla limitazione numerica delle manifestazioni.

Ciò per offrire una maggiore offerta di svago e divertimento ai turisti, ma anche per snellire le solite trafile burocratiche a bar e alberghi».

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