Lignano, banco di sabbia nel canale: barche in secca a punta Faro

LIGNANO. A marina Punta faro, un banco di sabbia sta mettendo in difficoltà molte imbarcazioni. In presenza di marea sfavorevole, le barche a vela, con un pescaggio superiore a 1,5 metri, restano incagliate.
Diverse le segnalazioni arrivate alla Capitaneria di porto la quale, nelle scorse settimane, ha fatto diramare anche attraverso la direzione portuale l’allerta: «Recenti episodi di incaglio – recita il messaggio – hanno evidenziato la presenza di un banco di sabbia che limita il fondale a circa 1,5 metri sul medio mare nel tratto di canale navigabile compreso tra le briccole dal numero 37 al 51.
Tutte le unità in transito prestino massima attenzione e procedano scandagliando e mantenendosi, per quanto possibile, a centro canale».
Gli amanti della vela, per evitare il pericolo, sono costretti a uscire dal canale per rientrare solo dopo aver saltato cinque pali. Va detto, però, che a seguito dell’allerta la Regione ha già incaricato una ditta di rimuovere il banco di sabbia. I lavori sono iniziati la scorsa settimana.
La questione ha fatto discutere non poco i proprietari delle imbarcazioni che lamentano l’assenza delle indicazioni di pericolo a marina Punta faro.
Alcuni collegano l’inconveniente ai recenti dragaggi effettuati dalla Regione, mentre alla Capitaneria di porto spiegano che il banco di sabbia è la conseguenza di un fenomeno naturale conseguente ai lavori eseguiti in passato a protezione della costa.
A insidiare i canali e le imbarcazioni sarebbe, infatti, il passaggio delle correnti che si sta facendo strada lungo percorsi alternativi rispetto a quelli canonici.
«A memoria d’uomo, a marina Punta faro, il canale non ha mai avuto problemi se non nei punti laterali. Uscire dal canale è preoccupante, se ci capita qualcosa all’esterno abbiamo tutti contro», sottolinea un velista che ha sperimentato in prima persona cosa significa evitare quel banco di sabbia.
I lavori per rendere navigabile l’intero canale sono in corso e tutti auspicano che vengano completati nel minor tempo possibile. A sollecitare l’intervento è stata la stessa Capitaneria che ha chiuso il dispaccio sottolineando: «Enti preposti al ripristino già informati, si attende a breve intervento di dragaggio in urgenza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto