L’idea di suor Carla:al sabato in oratorio le feste “anti sballo”

La proposta della parrocchia per coinvolgere gli under 18 «Qui possono stare insieme e divertirsi in un posto sicuro»  

CODROIPO. Mettici un sabato sera. E fallo diventare “special”. Perché diverso dal solito. Perché lo si trascorre in oratorio. È questa la proposta della parrocchia di Codroipo per coinvolgere i giovani. E loro, i ragazzi dagli 11 ai 17 anni, ne sono entusiasti. «Qui hanno la possibilità di stare insieme in un ambiente sicuro, conosciuto e familiare in cui sanno che ci sono adulti con loro e per loro» dice suor Carla Sirch, referente del catechismo per le scuole medie. Un sabato “anti sballo”, insomma, soprattutto per i più grandi. Che nasce, «come un’opportunità per stare in compagnia giocando, pregando e imparando a conoscersi meglio. In questo modo si vive l’esperienza di fede in modo diverso». Divertendosi. I giovani sono invitati a partecipare all’Eucaristia delle 18, poi cenano insieme e infine c’è tutto il tempo per tornei di calcetto e ping pong, just dance, giochi di carte e le più varie iniziative come la caccia al tesoro. Un appuntamento, adesso in programma una volta al mese, reso possibile grazie alla rete di volontari, educatori, familiari, animatori, catechisti che si adoperano per l’organizzazione. «L’oratorio è da sempre il luogo delle relazioni – prosegue suor Carla –. Per questo, insieme a monsignor don Ivan Bettuzzi e a don Daniele Morettin, abbiamo pensato di aprire le sue porte anche il sabato sera facendolo diventare “special” con nuove iniziative e momenti di socializzazione in cui i ragazzi possono confrontarsi, sentendosi autonomi e al tempo stesso sperimentando un senso profondo di comunità». L’intento, del resto «è quello di rendere più corta la strada dalla porta della chiesa a quella dell’oratorio».

Un evento, dunque, molto atteso dai ragazzi del capoluogo del Medio Friuli. Più di un centinaio i ragazzi e le ragazze che vi hanno partecipato. Un evento alla base del quale c’è «un grande lavoro di volontariato – spiega ancora suor Carla – da parte di mamme e papà e di nonni desiderosi di preparare la cena per i ragazzi. E poi i catechisti, gli animatori, gli educatori. Tutti insieme per promuovere queste serate vissute come una festa in cui vengono condivisi dei valori importanti».

Ecco, dunque, quella che può diventare una sfida per coinvolgere sempre di più i giovani, per farli sentire protagonisti. «Vogliamo offrire loro – conclude – un ambiente bello e accogliente dove i ragazzi si sentono a loro agio. Ovviamente non vengono mai meno i contenuti. Desideriamo che facciano gruppo e che stiano insieme e sappiano conoscersi e apprezzarsi reciprocamente».

La parrocchia ha avviato da tempo un percorso per coinvolgere diventando “social” con l’apertura di un canale su Youtube dove si possono trovare i contenuti audio degli incontri di approfondimento spirituale. Sul sito vengono inoltre pubblicati bollettini, omelie, catechesi, informazioni su centri estivi.

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