L’ex sede di rappresentanza potrebbe passare all’Uti Carnia

Un passo in avanti nella trattativa con la Regione per ottenere la disponibilità dei locali dell’ex ente:  si trovano nella stessa palazzina



Ieri al Consiglio delle autonomie locali si è aperto uno spiraglio per l’Uti della Carnia, che mira a ottenere la disponibilità della sede dell’ex Provincia di Udine situata a Tolmezzo nella stessa palazzina dei suoi uffici. Pur non conquistandone la proprietà (che aveva chiesto più volte per migliorare i servizi ai cittadini), con l’emendamento presentato dalla Regione al Cal si è fatto un passo in avanti decisivo: al testo iniziale, che prevedeva che le sedi istituzionali delle ex Province fossero assegnate alla Regione, «ferma restando l’eventuale messa a disposizione solo di locali di rappresentanza a favore dei Comuni e delle Uti», è stata aggiunta la parola «uffici». Non più soltanto i locali di rappresentanza, quindi.

Il presidente dell’Uti Carnia, Francesco Brollo, definisce la novità «un’apertura positiva da parte della Regione»: non canta vittoria, ma lo vede come un segnale positivo, in attesa naturalmente di sviluppi concreti, cioè della disponibilità fisica degli uffici. «Perché la finalità – sottolinea Brollo – è il miglioramento dei servizi ai cittadini. Per farlo, l’Uti carnica ha esigenza pressante di maggiori spazi e quella pare la soluzione migliore».

A Tolmezzo la sede dell’ex Provincia si trova nello stesso edificio e per questo l’Uti aveva chiesto alla Regione (alla precedente giunta e ora anche a quella attuale) l’assegnazione in proprietà e l’utilizzo dei locali, quale sede operativa per i propri dipendenti. L’Uti della Carnia è una delle poche Unioni ad aver strutturato la propria organizzazione e concretizzato le funzioni trasferite dai Comuni previste dalla riforma degli enti locali, e «occupare tale sede – spiega Brollo – consentirebbe di organizzare alcuni sportelli front office in maniera più efficiente, in particolare per Polizia locale, Suap e Tributi». Attualmente, gli spazi all’Uti sono insufficienti a contenere il personale trasferito e ciò comporta disfunzione organizzativa, indistinguibilità all’interno degli uffici tra front office e back office e mancato rispetto della privacy degli utenti dovuto al limitato spazio di lavoro degli operatori.

«Allo stato attuale – rileva Brollo –, a causa degli spazi di lavoro, i servizi erogati dal nostro ente non risultano ottimali. Non si pretende che i dipendenti regionali in servizio nella sede dell’ex Provincia vengano trasferiti dall’oggi al domani, ma per l’Uti è necessario trovare spazi adeguati per migliorare il servizio all’utenza». Nell’ex sede provinciale oggi lavorano 10 dipendenti (8 regionali per varie mansioni e 2 dell’Uti Friuli Centrale per l’edilizia scolastica). La Regione pochi anni fa a Tolmezzo in via Linussio ha realizzato una propria sede, che potrebbe accoglierli. —



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