L’ex scuola ospiterà il voto e poi la caserma dei carabinieri

L’edificio di Castello a settembre sede dei seggi elettorali e dopo sarà riconvertita Sfuma il ritorno degli uomini dell’Arma a Torviscosa. Fasan: attendo risposte

porpetto

Novità a Porpetto: l’ex scuola di Castello diventa caserma dei carabinieri, ma intanto ospiterà i seggi elettorali. Il sindaco di Porpetto, Andrea Dri, ufficializza così la sua decisione e fa sfumare l’ipotesi di un rientro degli uomini dell’Arma nell’ex caserma di Torviscosa, chiusa da tre anni e con i militari “trasferiti” nella stazione di Cervignano.

Sul trasferimento della caserma, interviene anche il sindaco di Torviscosa, Roberto Fasan, affermando che «non ho elementi definitivi per dare un giudizio non avendo parlato con prefetto, Regione e Arma. Va detto però che dall’8 giugno 2019 attendo la risposta a una mail inviata alla Prefettura di Udine, alla Regione Fvg e ai Carabinieri, nella quale chiedevo un tavolo di confronto per verificare l’utilizzo delle ex caserme della Guardia di finanza e dei Carabinieri: resto in attesa. Voglio però segnalare che anche a Torviscosa verranno spostati i tre seggi elettorali: dalla scuola del capoluogo al palazzetto dello Sport, evitando così l’interruzione delle lezioni».

Ritornando a Porpetto, come spiega il sindaco Dri, in vista dell’imminente tornata referendaria, prevista per il 20 e 21 settembre prossimi, l’amministrazione comunale ha deciso di trasferire la sede elettorale. Le operazioni di voto non saranno svolte come sempre nell’edificio delle scuole elementari del capoluogo, bensì nella ex scuola di Castello, attualmente inutilizzata. Così facendo l’amministrazione ha voluto dar seguito alla richiesta pervenuta dalla Prefettura di Udine, di indicare eventuali sedi nuove per lo svolgimento della consultazione referendaria.

«In attesa di poter avviare i lavori di realizzazione della caserma dei carabinieri – spiega Dri – abbiamo ritenuto di valorizzare l’edificio di proprietà comunale e già sede delle scuole elementari di Castello, trasferendovi la sede elettorale. Non solo nella prospettiva della prossima consultazione referendaria costituzionale, ma anche in funzione dei prossimi impegni elettorali, come le elezioni comunali della primavera del 2021, sino a quando non avrà inizio la conversione dell’immobile, per ospitare i carabinieri». Dri, rimarca che «in un periodo in cui si parla tanto di scuola e tutte le forze politiche ne affermano la centralità strategica rispetto agli obiettivi futuri, salvo assistere nei fatti a un generale immobilismo e a una sconfortante mancanza di idee, noi abbiamo ritenuto fosse fortemente sbagliato far chiudere le scuole dopo nemmeno una settimana dalla loro apertura, pur al cospetto dell’alto valore democratico di una consultazione referendaria costituzionale. Avendo la disponibilità di altri spazi inutilizzati – afferma –, ci è sembrato logico trasferire i seggi elettorali, consentendo così alla scuola di proseguire regolarmente con le lezioni, in particolare dopo i lunghi mesi di inattività determinati dalla chiusura totale. Sarebbe stato molto più semplice lasciare le cose come stavano: le cose buone vanno fatte, anche quando sono difficili, perché questo è il compito che un sindaco è chiamato a svolgere dalla sua comunità». —



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