L’ex caserma passa al Comune così rinascerà l’area Brandolin

Firmato un protocollo d’intesa con il Demanio: un tavolo tecnico vaglierà i lavori Il sindaco Zorino: «Una data storica. Restituiremo alla città una zona degradata»

aquileia

È stato firmato ieri mattina il protocollo d’intesa tra l’Agenzia del Demanio – direzione regionale Friuli Venezia Giulia – e il Comune di Aquileia, finalizzato all’avvio di iniziative di valorizzazione, razionalizzazione e dismissione dell’ex caserma Brandolin, storica struttura appartenuta al Ministero. Un ulteriore tassello si è aggiunto al percorso già precedentemente avviato con la firma del documento tra Fabio Pisa, direttore regionale dell’Agenzia del demanio, e il sindaco di Aquileia Emanuele Zorino.

La firma ha il valore di istituire ufficialmente un tavolo operativo di esperti, che, preso atto delle potenzialità, della grande cubatura dell’area e delle strutture architettoniche presenti, valuterà le modalità più adatte per un futuro utilizzo. La struttura sarà in grado di offrire grandi potenzialità tenuto conto della posizione strategica.

«Una data storica quella di oggi – afferma in sindaco Zorino – che vede iniziare il percorso di restituzione alla città di un importante area attualmente in stato di degrado. La firma della convenzione per la messa a valore dell’ex caserma Brandolin oltre ad essere un obiettivo concretizzato politicamente e programmaticamente dalla nostra amministrazione, grazie alla sintonia d’intenti trovata con l’Agenzia del demanio, rappresenta un’azione che apre una serie di scenari per lo sviluppo della nostra città: nell’ottica della rigenerazione urbana si potrà discutere, nei prossimi mesi, di fornire soluzioni concrete alle necessità del territorio recuperando spazio, spostando e migliorando impianti e funzioni esistenti».

Il sindaco aggiunge: «Un’idea è quella di ricollocare il campo sportivo comunale in quest’area, dato che l’attuale location, seppur suggestiva, insiste sul sedime di un importante area archeologica limitando la possibilità di sviluppo di entrambe le attività: da un lato l’esplorazione archeologica e l’espansione dell’offerta del parco dall’altro il miglioramento degli servizi degli impianti sportivi. L’area inoltre apre altre possibilità in chiave di crescita di attività legate al turismo e alla cultura». Il vicesindaco Nicola Vazzoler, in prima linea su questa progettualità punta a elaborare diversi scenari di trasformazione partecipata per la valorizzazione dell’ex caserma adottando azioni di lungo e breve periodo per esempio il “temporary use”, tali da soddisfare gli interessi pubblici generali e locali. Si punta inoltre a valorizzare l’interconnessione con il sistema infrastrutturale esistente costituito dalla statale 352 e della pista ciclabile Alpe Adria oltre a creare spazi a parcheggio scoperto stanziali e di relazione. —



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