L’ex autolavaggio trasformato in una discarica abusiva

Maniago
L’ex autolavaggio della zona artigianale, ubicato a pochi passi dal centro di raccolta di rifiuti, è stato trasformato in una discarica: il tunnel in cui un tempo entravano i veicoli per essere lavati è colmo di sacchi pieni di immondizie e altro materiale di scarto. Un pessimo biglietto da visita per chi entra nell’area, che porta pure alla zona industriale.
La segnalazione è di diversi cittadini ed è stata raccolta dal consigliere di minoranza della Lega, Leonardo Esposito, che ha sottoposto la questione a Comune e polizia locale. «Nei giorni scorsi abbiamo segnalato la situazione a Municipio e polizia locale – ha riferito Esposito –. La segnalazione è stata fatta per senso civico e perché riteniamo si sia creata una situazione di degrado inaccettabile che è sotto gli occhi di tanti e di certo non è un bel biglietto da visita per l’area industriale di Maniago, seppure si tratti di un’area privata abbandonata a seguito di un fallimento. Rimaniamo stupiti dalla reazione dell’esecutivo comunale, che, pur ringraziandoci della segnalazione, sinora non si era mai attivato in modo autonomo per applicare la normativa in merito all’abbandono di rifiuti (articolo 192 del decreto 3 aprile 2006, numero 152-Testo unico ambientale) soprattutto perché l’area interessata è in prossimità del Centro di raccolta rifiuti e del deposito comunale. Rimaniamo in attesa di un immediato intervento da parte degli organi preposti e ci auguriamo che l’area venga ripristinata nel più breve tempo possibile».
Alcuni anni fa, un caso analogo si era verificato nel capannone industriale inutilizzato della Schenk Maniago, azienda dalla storia curiosa, dato che era stata dichiarata fallita ancora prima di aprire. Da pneumatici a sedili e interni di automobili, da tubi e lamiere a cocci e plastiche: sembrava quasi che nel capannone un camion avesse scaricato un intero cassone di scarti. L’allarme era stato lanciato dall’allora consigliere d’opposizione Massimiliano Tramontina, che aveva pure segnalato il caso a polizia municipale, carabinieri e guardia di finanza. —
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