Leucemia fulminante, muore in poche ore: aveva 40 anni

Cristian D’Andreis, operaio residente a Varmo, mercoledì si era recato in ospedale dopo la rottura di alcuni capillari. È spirato venerdì

VARMO. Aveva un sorriso così sincero che riempiva il cuore. Cristian D’Andreis «era così, era speciale». Una leucemia fulminante se l’è portato via per sempre venerdì pomeriggio all’ospedale di Udine. Aveva 40 anni Cristian, un lavoro come operaio nell’impresa Metalmeccanica Fabris nel paese dove risiedeva, Varmo, una passione sconfinata per il calcio e tantissimi amici che gli volevano bene. «Da dieci giorni stava male – racconta la sorella Cristina –. Aveva avuto la febbre molto alta e diceva di essere stanchissimo. Poi mercoledì è andato al pronto soccorso perché gli si erano rotti dei capillari negli occhi e nelle mani con la comparsa di alcuni ematomi.

Nemmeno quando i medici gli hanno riferito che si trattava di una leucemia acuta si è abbattuto ma ha affrontato questa notizia con coraggio. In poche ore, a seguito di tre emorragie, le sue condizioni si sono però aggravate e la situazione è precipitata». Un attimo di silenzio. Il dolore è troppo grande. I ricordi ritornano alla mente. E sono tutti belli e preziosi. Cristian mancherà. Mancherà tanto. «Cristian era veramente speciale – aggiunge Cristina assieme al marito Alberto –. Per ricordarlo vanno usate le parole più belle al mondo. C’era sempre per tutti, era imparziale con chiunque, era sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno. Era semplicemente fantastico. Amava tantissimo il suo nipotino Gabriele e la sua passione più grande era il calcio, sì quanto gli piaceva giocare...».

Mancherà a papà Graziano e alla mamma Laura, mancherà agli amici alpini di Varmo, ai suo compagni di squadra, gli amatori di Santa Marizza. Mancherà agli amici di sempre, per i quali «era come un fratello». Quegli amici che ancora non accettano di non rivederlo più «con quel suo sorriso pieno di allegria», lui «una bella persona, sempre positiva, sempre serena. Così buona, così gentile, così generosa». «Cristian era unico. Cristian era speciale» dice chi gli voleva bene.

Un intero paese si fermerà martedì pomeriggio per dirgli addio. I funerali saranno celebrati alle 15 nella chiesa parrocchiale di Belgrado di Varmo. E saranno centinaia le persone che vorranno salutarlo per un’ultima volta. «Mandi Chicco» gli diranno. «Resterai per sempre nei nostri cuori, resterai per sempre uno di noi».

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