Lega e Pdl furibondi a Pordenone per la manifestazione degli immigrati
I Ciriani: «Aiuteremo chi lavora, non chi fa cagnara». E partono le accuse alla sinistra

PORDENONE.
I richiami alle rivolte in Egitto e Tunisia, in occasione della manifestazione degli immigrati di sabato, provocano la ferma reazione del centro-destra. Se dal Pdl si denuncia un’iniziativa giudicata incivile, la Lega nord annuncia un picchetto per sabato prossimo in piazza Cavour contro il rischio di inedite tensioni sociali.
Non sono piaciuti né i cartelli con scritto “se non cambierà, Egitto e Tunisia anche qua”, né la denuncia di razzismo per i ritardi nel rilascio dei permessi di soggiorno e per l’atteggiamento di alcuni settori della società nei confronti degli stranieri. «È inaccettabile – tuona il vicepresidente della Regione Luca Ciriani – che Pordenone venga definita una città razzista, come hanno fatto ieri gli immigrati. La nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per chi arrivava per lavorare e inserirsi nella nostra società, rispettandola a sua volta».
Secondo il vicepresidente della giunta regionale, «la manifestazione di ieri ha segnato un passo indietro nel processo di integrazione, perché - ha spiegato - la crisi economica ha colpito tutti, non solo gli extracomunitari, ed è da irresponsabili l’atteggiamento tenuto da Rifondazione comunista che ha fomentato questa manifestazione». Il tema vero dell’integrazione, secondo Ciriani, «si gioca sull’equilibrio fra i diritti e i doveri: non possono esistere gli uni senza gli altri e la strada del buonismo acritico intrapresa dalla sinistra ha dimostrato ampiamente di essere fallimentare».
Per il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, «l’incivile manifestazione dell’associazione immigrati è una gravissima e inaccettabile offesa alla nostra terra, alla sua gente, alle sue istituzioni, alla sua ospitalità. E’ ora di finirla – aggiunge - con le accuse di razzismo alla nostra gente che offre agli immigrati servizi e standard di vita conquistati con il sudore della fronte».
Criticando l’estrema sinistra «perché vuole manipolare e aizzare gli stranieri», Ciriani sottolinea che la protesta ha coinvolto «una sparuta minoranza. Dopo questa manifestazione la Provincia è ancora più convinta a proseguire la sua linea sull’immigrazione: aiutare chi contribuisce allo sviluppo sociale ed economico, non chi viene qui per fare cagnara. E per coloro che, ingenerosamente, considerano inospitale la nostra terra c’è una soluzione: tornare a casa propria o comunque andare altrove».
Esprime preoccupazione per i toni degli slogan che sono risuonati il capogruppo in Regione della Lega Nord Danilo Narduzzi. «Riferirsi a Egitto e Tunisia – sostiene – vuol dire sollevare minacce gravi. Altro che manifestazione pacifica: si è arrivati all’intimidazione. Se lo avessimo fatto noi, la Procura avrebbe aperto un’inchiesta». Narduzzi chiede al candidato sindaco di Pd-civiche, Claudio Pedrotti, di «prendere le distanze da quanto è successo» a fronte di una sinistra «che da una parte è accondiscendente e dall’altra aizza gli immigrati».
D’accordo con il segretario cittadino, Antonino Di Pietro, Narduzzi annuncia un presidio, sabato prossimo, dalle 10 alle 12, in piazza Cavour. «Parleremo alla gente – sottolinea – e spiegheremo loro che se da un lato quanto è successo è pericoloso, dall’altro ci pensa la Lega a tutelare i cittadini. Se fosse per noi, chi ha manifestato in quei termini, tra i quali temo molti clandestini, sarebbe già a casa propria».
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