L’edicola di Mercatovecchio finirà in piazza Marconi

Nel piano di valorizzazione del centro storico non c’è solo la sistemazione dei chioschi di via Zanon che il Comune vuole abbattere per fare posto a nuove strutture, in regola con le norme igienico sanitarie e in linea con il contesto storico e architettonico. Anche le edicole di piazza San Giacomo e via Mercatovecchio, sono destinate a essere sostituite con delle rivendite completamente rinnovate. E cambierà anche la collocazione.

Quella di San Giacomo, al centro di una contesa giudiziaria, nelle intenzioni di Palazzo D’Aronco dovrebbe trasferirsi in via Lionello, davanti al municipio mentre quella di via Mercatovecchio potrebbe trovare posto in piazza Marconi.

In entrambi i casi, il Comune attende il via libera delle Belle arti che in passato avevano criticato il posizionamento dell’edicola di piazza San Giacomo in quanto impedisce la visuale del pozzo cinquecentesco presente in piazza. La Soprintendenza aveva suggerito di non rinnovare la concessione alla titolare, Ilaria Pontil, fin dal 2012, ma la giunta Honsell preferì soprassedere. Non ha fatto lo stesso l’esecutivo Fontanini, che nell’ottobre 2019 ha negato il rinnovo della concessione di occupazione del suolo pubblico, procedendo con un’ingiunzione di sgombero rimasta, per ora, inapplicata. Ne è seguita una battaglia legale davanti al Tribunale amministrativo del Fvg che, di fatto, ha congelato lo stato delle cose. L’edicola per il momento è rimasta al suo posto, ma nel frattempo il Comune ha pubblicato una gara per la realizzazione di un’edicola in via Lionello e adesso attende il giudizio delle Belle arti per procedere con l’installazione della nuova edicola che dovrebbe costare 50 mila euro.

Per il trasferimento dell’edicola di via Mercatovecchio invece, il Comune ha presentato un progetto che prevede di posizionare una rivendita di giornali e riviste in piazza Marconi. A breve la piazza sarà risistemata seguendo lo stesso modello già sperimentato in via Mercatovecchio con porfido e pietra piasentina, ma nel progetto sono previste anche delle sedute e del verde, oltre all’edicola. Prima di procedere però serve il via libera delle Belle arti. —

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