Le Weissenfels cedute a una multinazionale

TARVISIO. Passa di mano la proprietà del gruppo che controlla Weissenfels Tech-Chains, l’ultima delle aziende rimaste dopo lo smembramento delle vecchie acciaierie Weissenfels di Carlo Melzi. L’azienda di Fusine, nell’ambito di una riorganizzazione del gruppo Italricambi di Cividale del Friuli (Weissenfels Tech-Chains infatti era proprietà del gruppo guidato, fino alla fine del 2012, da Giovanni Cantarutti Azzano), fa parte del pacchetto ceduto a una multinazionale americana, che fa capo alla società romana Itp Energy Corporation. Proprio il fondatore e general manager di questa società, Manfredi Mazziotti di Celso, è stato nominato amministratore unico del gruppo Italricambi e quindi anche di Weissenfels Tech-Chains.
L’operazione è stata chiusa lo scorso 28 dicembre, come conferma lo stesso Giovanni Cantarutti Azzano, che da quella data ha cessato di svolgere il ruolo di azionista di riferimento del gruppo. Spiazzati da questo mutamento societario i sindacati, che non sono stati informati dell’operazione. Hanno comunque già chiesto un incontro con il muovo amministratore unico, che dovrebbe tenersi nella settimana compresa tra l’11 e il 15 febbraio. Proprio per l’assenza di notizie sull’operazione, i sindacati non hanno nascosto un po’ di timore per il futuro dell’azienda di Fusine, specialmente sul fronte occupazionale.
Timore che è stato spazzato via da Azzano: «La nuova organizzazione societaria costituisce un fatto positivo per Weissenfels Tech-Chains, soprattutto in termini di sviluppo. La nuova proprietà infatti, opera in un settore dove le realizzazioni dell’azienda di Fusine potrebbero trovare largo impiego. Quindi la considero un’operazione in grado di dare prospettive a Weissenfels Tech-Chains – precisa Azzano – azienda in crescita negli ultimi tre anni, sia in termini di fatturato che di portafoglio clienti».
L’azienda di Fusine occupa 90 dipendenti ospitati negli spazi dell’ex Weisscam, proprietà del Comune di Tarvisio. Dopo tre anni di gestione della compagine guidata da Azzano Cantarutti, nonostante le difficoltà causate dalla crisi economica, ha saputo riacquistare nel mondo la fiducia di una clientela che già aveva avuto modo di apprezzare il marchio Weissenfels fin dai tempi dell’imprenditore Carlo Melzi.
Tant’è che il portafoglio d’ordini, che nel 2011 era di 2,3 milioni di euro, è lievitato fino a raggiungere i 3,4 milioni di euro. In crescita anche il fatturato, partito da circa 9 milioni di euro di tre anni fa e arrivato oltre la soglia di 12 milioni di euro. La gran parte del materiale prodotto, costituito da catene tecniche da sollevamento industriale, è venduto all’estero, visto che il mercato italiano incide appena per il 15% del fatturato. Non si conoscono, per ora, i dettagli finanziari dell’operazione che ha portato la Itp Energy Corporation al controllo del gruppo Italricambi.
Un nuovo assetto societario che il sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, tenta di leggere in maniera ottimistica: «Aspettiamo di incontrare la nuova proprietà, ma auspichiamo che l’azienda di Fusine, dopo essere riuscita a riconquistare importanti nicchie di mercato, possa crescere ancora, non solo in termini di fatturato, ma di lavoratori occupati».
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