Le vietano di rifare l’esame per la patente Il giudice le dà ragione

Cinque anni dopo la denuncia per guida in stato di ebbrezza, con l’aggravante dell’incidente stradale, le è stata revocata la patente. A gennaio la Motorizzazione civile regionale le ha negato la possibilità di rifare l’esame, dicendo che avrebbe dovuto aspettare fino al 23 maggio 2022. Un’impiegata friulana nativa di Pordenone si è rivolta all’avvocato Alessio Pagnucco e ha vinto il ricorso contro l’ente regionale al tribunale ordinario di Trieste, sezione civile. La Regione è stata condannata a rifondere le spese legali all’impiegata e a prendere in esame senza ritardo la sua richiesta di rifare il test per la patente.

L’impiegata era uscita di strada da sola in auto a Sesto al Reghena il 13 giugno 2015. Il 16 gennaio 2020 il tribunale di Pordenone ha prosciolto la donna, il reato si è estinto per l’esito positivo della messa alla prova. La sentenza, irrevocabile dal 23 maggio 2020, è stata trasmessa alla Prefettura di Pordenone che ha disposto la revoca della patente. Lo scorso gennaio la donna ha chiesto alla Motorizzazione di poter rifare l’esame, ma l’ente ha replicato che avrebbe dovuto attendere lo scoccare di due anni dalla data in cui la sentenza era diventata irrevocabile, visto che aveva già subito la sospensione del documento per 12 mesi dal luglio 2015. Nel ricorso ai giudici l’avvocato Pagnucco ha osservato che il provvedimento della Motorizzazione era ingiustificato: la revoca della patente decorre dalla data di accertamento del reato (in questo caso l’incidente avvenuto nel 2015) non dalla data in cui la sentenza è diventata irrevocabile, 5 anni dopo. La difesa ha sottolineato che l’auto serve alla donna per lavoro e assistenza ai familiari. Il tribunale ha accolto il ricorso di tutela cautelare, osservando che la norma vieta di conseguire una nuova patente di guida per tre anni dall’accertamento del reato, non prescrive che la revoca debba durare tre anni. Una sentenza di proscioglimento non contempla poi l’accertamento del reato e quindi non può essere usata per calcolare la decorrenza. Il provvedimento della Motorizzazione è «giuridicamente errato» e va disapplicato. —

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