«Le ricette per rilanciare Fiume Veneto»

FIUME VENETO. A Fiume Veneto l’attesa per le amministrative del 29 aprile è grande, com’è naturale vista l’importanza della sfida: in gioco c’è il futuro. L’ha certificato la massiccia partecipazione al confronto realizzato tra i quattro candidati sindaco da Messaggero Veneto e Ascom alla Casa dello studente, dibattito al quale hanno assistito oltre 200 persone.
Lo scenario locale è simile a quello di altre realtà del Friuli occidentale che vanno al voto. Il centrodestra si presenta diviso. Manuel Giacomazzi, assessore in carica, corre per Lista civica Manuel Giacomazzi sindaco, Centrodestra per Fiume Veneto Giacomazzi sindaco Fratelli d’Italia-An e Gente Comune per Fiume Veneto, mentre Jessica Canton è sostenuta da Lega, Forza Italia, Flumen e Potere ai cittadini. A differenza di altri comuni, il centrosinistra è in corsa col simbolo del Pd che, assieme a Fiume futura, sostiene Annalisa Parpinelli. Per la prima volta alle comunali di Fiume Veneto c’è anche il M5s, che candida Denis Tiziano Casari.
Tornando al confronto, va rilevato come i toni non si siano mai alzati in maniera ragguardevole: certo, qualche scaramuccia c’è stata, ma i contendenti hanno puntato a esporre i rispettivi programmi piuttosto che ad affondi contro gli avversari. Moderati dal giornalista Marco Galvi, dopo gli interventi di Andrea Fantuz, referente di Fiume Veneto dell’Ascom, e Aldo Biscontin, presidente del mandamento di Pordenone dell’associazione di categoria, il confronto è entrato nel vivo.
I temi affrontati sono stati tanti, di interesse strategico per i cittadini: dalla sicurezza alle idee per riqualificare i punti critici della viabilità, passando per sviluppo urbanistico, eventi e, tema nevralgico a Fiume Veneto, il servizio idrico. Nella parte finale della serata il pubblico ha avuto la possibilità di fare domande e le richieste non sono mancate. Un ulteriore elemento che dimostra l’interesse verso le amministrative.
Venendo ai contenuti del dibattito, in relazione all’acqua Canton ha evidenziato che «si tratta di un tema da troppo tempo oggetto di problemi e situazioni da chiarire: noi intendiamo difendere i pozzi artesiani, tenendo in considerazione anche depurazione e rete fognaria». «Il nostro obiettivo è essere presenti nei tavoli in cui si prendono le decisioni – ha sostenuto Giacomazzi –. La nostra amministrazione ha fatto una scelta precisa, ovvero bocciare una fusione (quella tra Livenza Tagliamento Acque e Sistema ambiente) che avrebbe comportato un aumento delle bollette». Questa, invece, l’idea di Parpinelli: «È necessario partire dalla situazione del nostro territorio, non certo privo di risorse idriche, elaborando una strategia che, da un lato, garantisca l’utilizzo dell’acqua che, al tempo stesso non dev’essere sprecata». «Ho fatto parte per anni del comitato AquaetAqua – ha sottolineato Casari –, con il quale mi sono impegnato per la difesa dell’acqua pubblica: vorremmo che il servizio facesse capo al Comune, come avviene in altre realtà italiane».
Tema altrettanto importante, la sicurezza. «Oltre al potenziamento dell’impianto di videosorveglianza – ha evidenziato Parpinelli – serve più sicurezza nelle scuole e in altri contesti». «Sarebbe utile – ha osservato Giacomazzi – dotare il comune di telecamere per la lettura delle targhe, strumento utilissimo». Casari, invece, ha detto di voler coinvolgere «l’associazione controllo di vicinato, che ha i mezzi per svolgere un lavoro importante». Canton, infine, ha evidenziato di avere “più ricette da integrare per garantire ai cittadini più sicurezza».
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