Le maestre che leggono fiabe su Facebook “Il buco con la storia intorno” incanta i bimbi

Alla “Mario Lodi” di Pasiano in poche ore più di duemila visualizzazioni. È una delle scuole che ha più iscritti stranieri 

la storia

chiara benotti

La didattica corre su Facebook nella scuola d’infanzia Mario Lodi a Pasiano: le maestre Monica e Lavinia nelle prime 22 ore dal lancio del video delle letture creative hanno incassato 2.178 visualizzazioni. Un record per le storie ad alta voce, fresche e leggere che incanta occhi e cuore, dei bimbi rimasti a casa.

«Vogliamo leggere “Il buco con la storia intorno” per non lasciare soli i bimbi a casa – raccontano le maestre Lavinia e Monica su Facebook –. Anche per farci conoscere da tutte le persone: scriveteci. In tutte le lingue del mondo, come quelle delle famiglie degli alunni, per dirci che cosa ne pensate».

Le storie si intrecciano e i “follower” di tutte le età aumentano per le maestre di Pasiano. «Nessuno voleva il buco nella storia di Charlie. Poi una lepre ha trovato utile il buco per fare una tana: a qualcuno servono sempre le cose che troviamo. La storia finisce qui e ce ne saranno altre».

Una storia al giorno per non lasciare soli i bimbi che riempiono di gioia le aule nella prima scuola statale a Pasiano, nata tre anni fa. È il plesso campione di integrazione in Friuli occidentale: la Mario Lodi conta oltre l’80% di alunni con radici familiari in Paesi lontani. I bambini nelle sezioni sono anche la seconda e terza generazione di immigrati albanesi, marocchini, romeni, indiani. Gli iscritti, cioè bambini con il cognome di origine straniera, hanno salvato l’autonomia del comprensivo “Celso Costantini” e scongiurato il rischio accorpamento con Prata. Da tre anni la Lodi è un cuscinetto salvagente per il calo demografico registrato nelle scuole dell’obbligo e la tendenza è confermata nel 2020.

Il salasso progressivo demografico in Friuli occidentale è controbilanciato dalle famiglie straniere. Il “modello Pasiano” fa scuola: dall’apertura delle prime due sezioni 2016-2017 ai 27 nuovi iscritti 2020. Altri plessi ad alto tasso di baby-stranieri hanno invece chiuso le aule, anche a Pordenone a causa della carenza iscritti. I numeri della buona scuola che accoglie e integra sono nel dossier dell’Osservatorio dell’istruzione sugli alunni classificati “con origine migratoria”: 4.370 in 40 istituti in Friuli occidentale nel 2018-2019, cioè oltre il 15% e quasi tutti nati in Italia.

Prevalenza netta dei romeni (20,3%), poi albanesi (18,1), marocchini (5,1), moldavi (2,8), indiani (2,3), quindi le altre etnie: africane, asiatiche e sudamericane.

La crisi di lavoro ha cambiato i numeri in tante aule. «Tanti stranieri hanno lasciato il Friuli occidentale per cercare lavoro – riferiscono alla segreteria della scuola di Pasiano –. Flussi in uscita dal pordenonese sono verso la Germania, Inghilterra, Francia, Belgio e Olanda».

A Pasiano c’è la buona scuola dell’integrazione che resiste: vicino alla scuola d’infanzia, il campus ha la piscina e la biblioteca. —



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