L’avvocato di Paoluzzi: «Screditato, chiarirà la sua posizione»

GORIZIA. Secondo l’avvocato Paolo Bevilacqua l’articolo relativo all’esito dell’udienza preliminare sulla vicenda dello spaccio di droga all’interno del carcere di Gorizia «ha gettato profondo discredito in capo al signor Paoluzzi, gettandolo pubblicamente in pasto al giudizio dell’opinione pubblica cittadina e tradendo il riservo di una trattazione processuale che, peraltro, rimaneva ancorata, trattandosi di udienza preliminare». Loris Pauluzzi, agente di Polizia penitenziaria, è tra i 7 imputati accusati di corruzione e traffico di sostanze stupefacenti. Per Bevilacqua, difensore di Pauluzzi, «l’articolo è stato scritto con la penna rigorosamente accusatoria che ha fatto leva sull’enfasi di fatti, fin qui, tutt’altro che pacifici e che rispondono, per il momento, all’ipotesi delittuosa della Procura di Gorizia. Dire che “l’indagine aveva accertato che nel carcere goriziano era ormai consolidato un giro di alcolici, schede telefoniche e sostanze stupefacenti che, in cambio di denaro, due agenti della polizia penitenziaria facevano entrare di nascosto” e riferire il fatto a Paoluzzi significa dare per accertato un fatto complessivo che accertato non è, poichè si tratta, fin qui, della tesi accusatoria del pm che spetterà al processo, quello dibattimentale pieno a cui Paoluzzi, fra gli altri, ha deciso di accedere, non avendo ritenuto di percorrere “scorciatoie deflattive” come il patteggiato o il rito abbreviato, nella volontà di chiarire la sua posizione. Non pare giusto ed opportuno, fin qui, additarne la responsabilità di fronte all’opinione pubblica, perchè il rischio è che rimanga nel ricordo della platea dei lettori il messaggio di un giudizio di colpevolezza in ordine a fatti che spetterà alle fasi istruttorie del processo accertare o meno».
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