Lavoratori in nero il primo maggio: la scoperta dei finanzieri nel Pordenonese
Le fiamme gialle di San Vito hanno trovato le irregolarità in una birreria e per l’autista di un’azienda di dolciumi. Da inizio anno in provincia scovati 109 lavoratori in nero e 42 irregolari

Proprio nella giornata della festa del lavoro i finanzieri della Tenenza di San Vito al Tagliamento hanno scoperto due operatori in nero. Nelle prime ore del 1º maggio le Fiamme gialle hanno identificato in una birreria della provincia un lavoratore privo della comunicazione di regolare assunzione al competente centro per l’impiego.
Poche ore dopo, gli stessi militari hanno controllato un mezzo adibito a trasporto di dolciumi. Anche in questo caso hanno scoperto che il conducente non risultava formalmente assunto dall’azienda per cui stava lavorando.
La sanzione per i due datori di lavoro può variare da un minimo di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro per ogni persona impiegata senza contratto.
Solo il giorno prima, a poche ore dall’inizio della festività internazionale, le Fiamme gialle sanvitesi avevano scoperto altri due lavoratori in nero in altrettanti esercizi di somministrazione alimenti e bevande.
Dall’inizio dell’anno la guardia di finanza del Friuli occidentale, agli ordini del comandante provinciale Davide Cardia, ha scoperto 109 lavoratori in nero e 42 irregolari, più di uno al giorno, sanzionando 84 datori di lavoro, per 32 dei quali è stata proposta la sospensione dell’attività.
Il controllo economico del territorio assicurato dalla Finanza – intensificato nei contesti di maggior aggregazione sociale e di incremento degli scambi commerciali – è finalizzato a tutelare i lavoratori, i consumatori e l’imprenditoria onesta, garantendo: ai primi, il rispetto delle regole alla base di ogni rapporto di impiego; ai secondi, la commercializzazione di prodotti conformi alle normative di settore; ai terzi condizioni di concorrenza leale.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto