L’autopsia: Luca è morto per cause naturali

GRADISCA. La prima e necessariamente sommaria ispezione cadaverice aveva già escluso l’intervento di altre persone. Insomma, nessuna morte violenta, nessun omicidio, zero misteri.
Ora, è arrivato anche l’esito dell’esame autoptico a fugare ogni dubbio. Luca Vecchiato, il 34enne di Corona trovato privo di vita domenica scorsa nella località gradiscana della Comugna, è morto per «cause naturali». Esclusa anche l’ipotesi (peraltro, sin dalla prima ora, rimasta sullo sfondo e mai troppo accreditata) che il decesso possa essere stato causato da un incidente stradale.
A fornire i ragguagli dell’autopsia il comandante della Compagnia carabinieri di Gradisca, capitano Marco Quercigh. Il caso è chiuso. Definitivamente. «Confermo: il decesso si è verificato senza cause terze - spiega -. Il giovane aveva trascorso l’intera giornata a Gradisca d’Isonzo, con un gruppo di amici e di conoscenti. Abbiamo raccolto diverse testimonianze. Poi, è rientrato a piedi a casa. Il decesso è avvenuto nel punto esatto in cui è stato ritrovato il corpo. Probabilmente, è sopraggiunto un malore, ha avuto un mancamento ed è stramazzato al suolo. Durante la notte, poi, la temperatura si era abbassata parecchio e il freddo non ha aiutato». Questa circostanza esclude anche che la morte possa essere sopraggiunta da qualche altra parte e che il corpo, ormai senza vita, sia stato lasciato lì da qualcuno, al ciglio della strada. «Fondamentale per capire le cause che hanno portato al malore fatale saranno gli esiti degli esami tossicologici - sottolinea ancora il capitano Marco Quercigh -. Ma ci vorrà del tempo. Credo che passerà un mese». Esclusa recisamente anche l’ipotesi di un incidente stradale. Il corpo non presentava lesioni compatibili con l’impatto con un autovettura e con qualsiasi altro mezzo. «Peraltro, era un’ipotesi minimale che non ha mai preso veramente piede, visto che non c’erano ferite», la spiegazione dei carabinieri. E che il giallo si sia ormai dissolto lo conferma anche la Procura della Repubblica di Gorizia che, è notizia di ieri, ha concesso il nullaosta alla sepoltura del giovane di Corona trovato privo di vita sul ciglio della strada nella località della Comugna, che ricade nel territorio del Comune di Gradisca d’Isonzo.
I funerali, organizzati dall’impresa Sartori di Romans d’Isonzo, saranno celebrati domani alle 11 a Corona nella parrocchiale dei Santi Maria e Zenone. La salma proseguirà poi per Trieste per essere cremata.
Da una verifica effettuata dagli inquirenti si è potuto appurare che il giovane era solito muoversi a piedi. Faceva camminate lunghe anche diversi chilometri per raggiungere gli amici e i luoghi che lo interessavano.
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