Lauree sanitarie: 2.799 aspiranti per i 476 posti

Udine. Lunedì 2.799 aspiranti medici, infermieri e fisioterapisti a caccia dell’ammissione. Graduatoria unica con Trieste

Un esercito di aspiranti camici bianchi si prepara a sostenere i test per accedere ai corsi di laurea in Medicina, Scienze motorie, Educazione professionale, Fisioterapia, Infermieristica, Ostetricia, Tecniche di laboratorio e di radiologia. L’ateneo di Udine a fronte di 476 posti disponibili ha ricevuto 2.799 domande. Ce la farà uno su sei, e uno su otto per quanto riguarda la laurea in Medicina e chirurgia. Considerato che in questo settore l’occupazione è garantita, il prossimo 5 settembre superare il test sarà come vincere la lotteria.

Il lavoro sicuro è certamente uno degli aspetti che ha convinto migliaia di giovani a tentare la carriera sanitaria, lo conferma il fatto che il trend è in aumento: rispetto allo scorso anno, infatti, l’università di Udine ha registrato 842 domande in più. E tenuto conto che, come sottolinea il preside della facoltà di Medicina Massimo Bazzocchi, «la preparazione dei nostri ragazzi è superiore a quella dei candidati del resto d’Italia tant’è che il primo escluso a Trieste e Udine sarebbe entrato nella maggior parte delle università del centro-sud» quest’anno Udine e Trieste hanno fatto fronte comune e istituito la graduatoria regionale unica. «Per evitare disparità, tenuto conto che complessivamente abbiamo 226 posti, chi supera il test può scegliere tra Udine e Trieste» continua il preside ricordando che questo vale soprattutto per gli studenti che arrivano da fuori regione visto che chi risiede nelle province friulana e giuliana, tendenzialmente, sceglie l’università di riferimento.

«Si tratta - assicura il magnifico rettore, Cristiana Compagno - del primo esperimento nazionale di collaborazione tra due università nel rispetto dell’identità di ciascuna facoltà». Sempre il rettore, però, fa notare che «il numero dei posti sembra essere sottodimensionato rispetto alla domanda di formazione ricevuta dall’università di Udine che manifesta una grande attrattività a testimonianza della qualità dell’offerta didattica». Compagno si sofferma infatti sulle quasi 900 domande di iscrizione ricevute per i 96 posti di Medicina. «Possiamo prendere il 10 per cento di chi si iscrive, questa è una garanzia di un percorso estremamente qualificato».

La corsa alle lauree sanitarie non interessa solo Medicina. Basti pensare che 25 posti sono contesi da 422 aspiranti fisioterapisti. Impossibile aumentare il numero programmato anche perché si tratta di una previsione fatta dal ministero e dalla Regione sulla base delle reali necessità. Quest’anno, però, a differenza del passato quando la Regione era costretta a promuovere i corsi di infermieristica, molti giovani sono pronti a mettersi al servizio dei pazienti in reparto. Anche in questo caso, a contendersi i 90 posti sono 360 matricole. «Infermieristica è diventata una laurea molto ambita perché non sente la crisi occupazionale e perché non è mal retribuita» aggiunge Bazzocchi ricordando che nei primi anni di carriera un infermiere percepisce uno stipendio più alto di quello di un ingegnere.

«Rispetto al passato - riconosce anche la presidente dell’Ipasvi, Sabrina Spangaro - i giovani guardano con molta simpatia alla professione infermieristica». Il boom di domande giustificherebbe l’aumento del numero programmato visto che i 90 posti concessi restano, sempre secondo Spangaro, sottostimati. «Come Ordine abbiamo chiesto il potenziamento anche perché gli studenti arrivano da altre province e una volta conseguita la laurea triennale vanno a esercitare nei luoghi di appartenenza».

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