L’assessore: «Il Centazzo non è allo sfascio»

«Il Centazzo non è allo sfascio». Così l’assessore Raffaella Basana risponde alla polemica innescata dalla dirigenza dei Rangers, la società di calcio militante in seconda categoria, che aveva messo in luce i problemi dell’impianto sportivo di via della Roggia, dal terreno di gioco ridotto a «un campo di patate», all’acqua che sgorga dai rubinetti degli spogliatoi a temperatura elevata, all’impianto di illuminazione a mezzo servizio «che mette a serio rischio il regolare svolgimento delle partite».
Ieri il Comune di Udine, proprietario e attuale gestore dell’impianto, ha effettuato un sopralluogo dal quale risulta che il campo è «in condizioni soddisfacenti per le attività previste dalla Federcalcio». Quanto al guasto all’illuminazione, Basana assicura che «sarà riparato entro pochi giorni. L’intervento – spiega – è già stato affidato a una ditta. Dispiace venire a conoscenza del problema dell’acqua dai giornali. Non eravamo stati informati e provvederemo affinchè non si ripeta il problema».
A breve sarà indetto il nuovo bando di gara per la gestione del Centazzo. Le tre precedenti gare non avevano avuto esito positivo. «La prima per l’insufficiente documentazione da parte della società – precisa Basana –, le altre due perchè erano andate deserte. Così, per garantire il diritto allo sport dei giovani, il Comune si era preso carico della gestione dello stadio. Ricordo – aggiunge – che la riduzione del contributo è stata del 2,5 per cento per i gestori che avevano un contratto già in essere, mentre sono stati rivisti i corrispettivi per i nuovi bandi di gara, a seguito dei nuovi compiti assegnati ai gestori».
A questo proposito, con la Federcalcio è stato istituito un tavolo di lavoro «per definire meglio e modificare i costi e semplificare la burocrazia delle rendicontazione – continua l’assessore –, perchè le società fanno sempre più fatica a presentare in tempi utili la documentazione necessaria. Le note spese ci arrivano anche dopo un anno e questo crea problemi. Riconosciamo il valore sociale delle società sportive e cerchiamo di valorizzarle nel rispetto della trasparenza – afferma –. Oltretutto, quest’anno abbiamo messo in campo il progetto “Sport oltre la crisi” per aiutare le famiglie in difficoltà economica con un bonus vincolato alle rette e che finiscono nelle casse delle associazioni. A queste, inoltre, eroghiamo un contributo complessivo di 190.500 euro. L’assegnazione – conclude – ha come obiettivo proprio la valorizzazione della loro attività sociale».
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