L'arcivescovo di Udine decreta lo stop a catechismo, cresime e comunioni

Nella nota del presule si invitano le parrocchie a mantenere in calendario le celebrazioni fissate in date successive al 29 novembre
UDINE. Con una nota diramata il 15 novembre, l'arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato ha comunicato la sospensione tutte le attività pastorali delle parrocchie, comprese quelle legate alla catechesi - per ogni fascia d'età - e agli oratori. La decisione è dettata da motivi prudenziali, visti l'andamento dell'emergenza sanitaria e l'ingresso del Friuli Venezia Giulia nella Zona arancione. Nel documento il presule consiglia l'adozione di modalità di incontro a distanza.

Nella stessa nota l'arcivescovo comunica anche la sospensione della celebrazione di Cresime e Prime comunioni fino alla permanenza della nostra regione nella zona arancione, ossia fino al 29 novembre. Auspicando un miglioramento della situazione epidemiologica, si invitano le parrocchie a mantenere in calendario le celebrazioni fissate in date successive al 29 novembre.

 
«Le normative imposte dalla “zona arancione” e la criticità della situazione in cui ci troviamo chiedono per la nostra azione pastorale delle scelte responsabili anche se impegnative», si legge nella nota. «Alcune di esse (come la sospensione del catechismo, il rinvio della celebrazione della prima comunione e della cresima e l’attività di cori) sono dettate dalla prudenza e dalla preoccupazione di evitare tensioni nelle nostre comunità».
La ripresa delle celebrazioni di tali Sacramenti e la ripartenza delle attività pastorali saranno valutate nelle prossime settimane in base all'evoluzione epidemiologica.
 


La nota si conclude con «una calda raccomandazione rivolta a tutti: atteniamoci coscienziosamente a queste indicazioni evitando di muoversi in ordine sparso».

Possono continuare le attività i diversi gruppi scout, secondo le indicazioni diramante dalle associazioni Agesci e Fse. La prosecuzione di tali attività, comunque, va concordata con i parroci delle Parrocchie ospitanti.
Procede anche la celebrazione della messa domenicale, secondo i protocolli in vigore da maggio.

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