L’architetto del “1301 Inn” conquista Toronto

Da Piancavallo al Canada, Pujatti e lo studio Elastico spa +3 sono approdati sulle pagine di “Abitare”

PORDENONE. Stefano Pujatti, giovane e brillante architetto pordenonese che con lo studio Elasticospa+3 ha progettato diversi e interessanti edifici anche in provincia di Pordenone, non ultimo l’Hotel 1301 Inn di Piancavallo, è il coprotagonista di una mostra ospitata dall’Istituto italiano di cultura di Toronto.

“Stefano Pujatti-Beniamino Servino: Form Matters”, questo il titolo assegnato all’esposizione, rappresenta non solo un omaggio ai due architetti italiani (il primo, come detto, pordenonese con studio a Torino, il secondo a Caserta), ma anche un modo per esaltare la cultura progettuale italiana.

Curata da Roberto Damiani, la mostra (che chiuderà i battenti il 22 gennaio) fa parte di “Italy Under Construction. Buildings, Landscapes, Positions in Contemporary Italian Architecture”, il programma triennale di mostre e incontri mirato a raccontare in vari luoghi del Nord America, le più significative voci dell’architettura contemporanea italiana.

«Attraverso il lavoro dei due progettisti – ha spiegato il curatore ad Abitare, la rivista di architettura del Corriere della sera – la mostra esplora il ruolo dell’architettura come manifestazione artistica e culturale contro due tendenze contemporanee ormai popolari: l’efficienza e il minimalismo. Eppure in un Paese come l’Italia queste ultime hanno trovato resistenza. Stefano Pujatti e Beniamino Servino condividono una visione dell’architettura come pratica artistica capace di stabilire un legame fra la progettazione e la cultura locale».

Sulle pareti della sala espositiva sono stati esposti i disegni di Beniamino Servino che si trasformano in una sorta di “carta da parati” d’autore, mentre al centro sono stati raccolti alcuni plastici in legno delle realizzazioni di Elasticospa+3.

Due modi diversi di approcciare l’architettura che si integrano rendendo la mostra approdo per appassionati e semplici curiosi.

«La mostra – ha dettagliato Pujatti ad Abitare – mira a mettere in evidenza come l’architettura italiana nasca da una produzione industriale molto specifica e perciò esportabile solo come un tutt’uno. La carta da parati con le riproduzioni dei lavori grafici di Beniamino è stata prodotta in Italia da Resinflex con una qualità che non avremmo potuto ottenere altrove. Altre aziende (Arma architectural materials ed Enmar consultants) si sono accorte di questa opportunità-necessità e hanno sostenuto questa visione con entusiasmo. L’esposizione, quindi, intende collegare la visione di un paesaggio immaginario e reale con quel mondo che ci permette di immaginarlo e poi renderlo reale».

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