L'Antitrust stanga il colosso degli sconti: multa milionaria a Lyoness per promozione ingannevole e vendita piramidale

L’Antitrust multa per 3,2 milioni il sistema di vendita piramidale Lyoness Italia, che nella nostra regione conta 842 attività commerciali e di servizio e circa 70 mila tesserati. L’autorità garante della concorrenza e del mercato, a conclusione di una complessa struttoria, ha accertato che il sistema di promozione usato per diffondere fra i consumatori una formula di acquisto di beni con cashback (ovvero con la restituzione di una percentuale del denaro speso negli esercenti convenzionati) è scorretto poiché integra un sistema dalle caratteristiche piramidali, tipologia indicata dal Codice del consumo tra le pratiche commerciali in ogni caso ingannevoli.
Le tessere viaggiavano sulla spinta delle conoscenze e delle amicizie. Promosse in via informale, avevano fatto breccia anche nella nostra regione in maniera massiccia. Ma il problema è che questo sistema spinge a entrare in una spirale fatta di sconti e avanzamenti di “carriera”. Sì perché c’è anche chi aspira a fare carriera a suon di sconti del 2% nei negozi e dell’accumulo di punti. Ma la vera chiave di volta è diventare promoter, cioè convincere altre persone a entrare in Lyoness, per farlo però bisognava scucire qualcosa come 2 mila 400 euro. Poi iniziavano i corsi motivazionali (dai 500 ai mille euro) durante i quali veniva mostrata la premiazione di un “collega” particolarmente bravo a spingere tessere, cui veniva assegnato dall’azienda un bonus importante (per esempio un’auto).
Ecco, il segreto era tutto qui. «Il sistema piramidale non è ammesso dal Codice del consumo – precisa la presidente di Consumatori attivi, Barbara Puschiasis –. Il sistema di carriera prospettato da Lyoness era ingannevole, con meccanismi che non ti facevano mai salire di grado. I consumatori erano invitati a versare liquidi in fantomatici conti di Lyoness per avere maggiori risparmi. C’è poi la questione delle informative non date al consumatore su diritto di recesso, termini e condizioni».
Detto della fumosità dei contratti, della struttura piramidale, c’è anche un delta fra lo sconto praticato al cliente e il costo dell’affiliazione per il commerciante che viene incamerato direttamente da Lyoness. Perché al consumatore viene riconosciuto uno sconto (non immediato) compreso fra il 2 e il 3%, mentre l’azienda chiede al commerciante l’8.
«Per Lyoness e per tutti questi sistemi simili con vendite a catena e piramidali è che bisogna sempre chiedersi che consistenza hanno tutti questi gradi della piramide – sottolinea Puschiasis –. In questo caso è evidente che non conviene né per il commerciante né per il consumatore». Proprio Consumatori attivi sta raccogliendo le denunce delle persone che si trovano coinvolte.
Lyoness è una multinazionale austriaca nata nel 2009 con sede a Graz, oggi è presente in 47 Paesi. In Italia conta un milione 378 mila tesserati (circa 70 mila di questi in Fvg) e 14 mila 981 imprese convenzionate (842 in regione). Le Lyoness card sono distribuite gratuitamente e danno diritto a sconti con la formula del cashback, i “soldi dopo”: ogni 10 euro la cifra è caricata sul conto. Il problema però è che tutti vengono spinti a diventare promoter, versando una quota di partecipazione di 2 mila 400 euro.
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