L’Anpi ricorda Giuseppe Giust “Vitas”
CANEVA. Nel primo anniversario della scomparsa di Giuseppe Giust “Vitas”, l’Anpi mandamentale di Sacile lo ricorderà venerdì alle 20.30 all’auditorium di villa Frova, a Stevenà di Caneva. La figura del comandante partigiano e imprenditore, sarà evocata da più relatori: Angelo Carnelutto “Clark”, partigiano e presidente onorario dell’Anpi di Sacile, Vittorino Pianca, presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Isrev) del Vittoriese, e dal giovane nipote di “Vitas”, Ernesto Giacomini.
Giuseppe Giust “Vitas”, presidente onorario dell’Anpi provinciale, quando è scomparso aveva 91 anni. Era di Fratta di Caneva. Il suo nome è legato alla brigata Cacciatori delle Alpi, una delle unità più importanti della divisione garibaldina Nino Nannetti, che durante la guerra operava nella zona del Cansiglio. Di quella formazione leggendaria, “Vitas” era il giovane ed eroico comandante, dopo essere stato commissario politico. Protagonista di azioni decisive nella guerra di liberazione, rimase ferito durante uno scontro con i nazisti il 14 novembre 1944 sul Col Alto. Al momento della Liberazione, il 29 aprile 1945, “Vitas”, con i suoi partigiani, catturò a Colle Umberto il generale nazista Jurgen Von Kamptz, comandante della polizia tedesca in Italia. Lo fece prigioniero assieme a una formazione di 2 mila soldati tedeschi in ritirata, perlopiù famigerate SS. Quale comandante partigiano, è stato decorato di Medaglia d’argento italiana al valor militare, Bronze star medal americana e Brevetto Alexander inglese. Nominato cavaliere della Repubblica, dopo la guerra Giuseppe Giust diventò protagonista della vita civile in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto. Il suo nome è rimasto legato particolarmente legato alla direzione dell’impresa di famiglia, la Mineraria Ros Giacomo e figli di Fratta di Caneva, al Consiglio delle miniere del Fvg, alla Confindustria di Pordenone, alla Confindustria regionale del Fvg e a tante organizzazioni di carattere culturale e sociale. Prima presidente dell’Anpi di Orsago e Sacile, divenne presidente e poi presidente onorario dell’Anpi provinciale pordenonese, oltre che consigliere nazionale dell’Anpi. Nel suo ufficio d’imprenditore minerario, a Fratta, campeggiano le fotografie che lo ritraggono con i presidenti della Repubblica Sandro Pertini, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi. Giorgio Napolitano non è riuscito a incontrarlo. (s.c.)
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