L’analisi di Gianesini : «Le tante difficoltà ci hanno spinto a trovare nuovi mercati»
Ciò che non ti uccide, ti fortifica. Potremmo adattare, volendo, questo proverbio anche al settore dell’autotrasporto. Perché se è indubbio che la crisi degli ultimi anni e soprattutto le enormi...

Ciò che non ti uccide, ti fortifica. Potremmo adattare, volendo, questo proverbio anche al settore dell’autotrasporto. Perché se è indubbio che la crisi degli ultimi anni e soprattutto le enormi rivoluzioni (dalla caduta dei confini con l’allargamento della Ue in poi) che hanno interessato il nostro territorio hanno letteralmente falcidiato una parte delle aziende che operavano nell’autotrasporto, è anche vero che le imprese che sono riuscite in qualche modo a resistere alla tempesta e a non chiudere i battenti ne sono uscite più forti. O semplicemente diverse. È il caso ad esempio della Gianesini di Gorizia. «Indubbiamente la situazione del nostro settore non è delle più semplici, e del resto oggi fare impresa in Italia, e ancor più in un territorio di frontiera come il nostro, è difficile – racconta Fulvio Gianesini –. Il carico burocratico che le aziende devono sostenere è costantemente maggiore. Analizzando poi la situazione relativa a Gorizia e all’Isontino in particolare, sappiamo quanto siano cambiate le cose negli anni. Eppure ci sono ancora realtà che riescono ad andare avanti e lo fanno anche bene, e noi siamo tra quelle». La Gianesini, infatti, ha recentemente aperto una nuova filiale a Trieste, ed ora opera dunque su due poli in regione oltre che a Milano e Modena. «La crisi e i cambiamenti sono stati occasione per guardare a nuovi sbocchi e nuovi mercati. Noi operiamo nel trasporto su gomma in tutta Europa e poi nell’area dell’ex Unione Sovietica, ma guardiamo anche ai servizi per trasporti via mare e aereo». (m. b.)
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