L’ambasciatore Phillips: «Sono friulano»

FRSIANCO. «Mandi a duç. I hai gust da esi uchì». Ha scelto la lingua dei suoi nonni l’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, John Phillips, per salutare cittadini e autorità comunali, provinciali e regionali recatisi ieri a Frisanco per dare il benvenuto al diplomatico, giunto in Val Colvera con la moglie Linda Douglass, i fratelli Guglielmo ed Ernesto, il cugino Dante e altri parenti e amici.
Radici friulane. Poche parole, ma molto apprezzate dal pubblico, che ha sorriso dinanzi a quella breve frase pronunciata con marcato accento americano. «Mi sento friulano – ha dichiarato con orgoglio il diplomatico, da ieri cittadino onorario di Frisanco – Il nome della famiglia fu cambiato da Filippi a Phillips quando il fratello maggiore di mio padre, Louie, andò a scuola per la prima volta. Avrei preferito di gran lunga Filippi a Phillips, in quanto riflette meglio il retaggio italiano, di cui sono profondamente orgoglioso, oltre a essere un segno distintivo». Per il discorso ufficiale si è passati all’inglese. «Scusatemi – ha detto – ma non parlo italiano».
La storia degli avi. Il diplomatico ha ricordato la storia dei suoi avi, dal bisnonno Luigi Colussi, partito nel 1902 da Poffabro per trasferirsi in Pennsylvania, ai nonni Lucy Colussi e Angelo Filippi. «Sono onorato e orgoglioso di trovarmi in questo luogo che ospita le radici della mia famiglia, in qualità di ambasciatore degli Stati Uniti in Italia - ha detto - Usa e Italia hanno sempre avuto un rapporto molto solido e speciale e mi sento molto fortunato di avere l’opportunità di rappresentare il mio paese nella terra di origine della mia famiglia. Il mio unico rammarico è che i miei amati nonni non possano assistere a quest’occasione speciale, ma sono certo che il loro spirito è qui con noi oggi ed è questo che conta. Un lungo viaggio iniziato nel 1902, che ci porta sino ai nostri giorni e in questo luogo. Il mondo ha subito cambiamenti epocali nel corso di questi 112 anni, ma a Frisanco e Poffabro molto è rimasto invariato e trovo che questo sia un pensiero confortante e rassicurante».
La cittadinanza onoraria. Grande commozione quando il sindaco di Frisanco, Sandro Rovedo, ha conferito al diplomatico la cittadinanza onoraria, su pergamena, e consegnato l’albero genealogico della famiglia, realizzato a mano su pelle di pecora dalle monache del monastero di Poffabro. «L’ambasciatore è la seconda persona insignita di tale riconoscimento - ha sottolineato Rovedo – La prima è la poetessa Novella Cantarutti». Non sono mancati i doni, consegnati nelle mani dei coniugi Phillips da bimbi del posto, che per l’occasione indossavano abiti friulani. Scarpes, calzature tipiche friulane, fatti su misura per Phillips e la moglie, una gerla in miniatura, un mazzo di stelle alpine in legno e alcuni libri, tra cui uno fotografico della Val Colvera e la Bibbia, donata da don Luigi Colman.
In giro per il borgo. Prima della cerimonia – a Palazzo Pognici, alla presenza dell’amministrazione comunale, del presidente della Regione Debora Serracchiani, del vice Sergio Bolzonello e dell’assessore provinciale alla cultura Nicola Callegari, Phillips, che coi parenti alloggia all’albergo Alle Alpi di Frisanco, ha fatto un giro per le vie del paese, rimanendo a bocca aperta dinanzi ad alcuni suggestivi scorci. Dopo il banchetto a Palazzo Pognici, un buon ferro di castagne, cotte sul fogher.
Giulia Sacchi
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