L’agenzia di viaggio sparisce, risarcimento della Regione

Il Codacons: l’ente condannato perché non aveva fatto le dovute verifiche Il gruppo aveva pagato il Capodanno a Barcellona senza poi poter partire
20050109 - FIUMICINO, ROMA - CRO - VACANZE: RIENTRO TURISTI A FIUMICINO. Passeggeri in attesa del proprio bagaglio in dogana all'aeroporto di Fiumicino, dopo aver trascorso le vacanze natalizie all'estero. TELENEWS ANSA/ CD
20050109 - FIUMICINO, ROMA - CRO - VACANZE: RIENTRO TURISTI A FIUMICINO. Passeggeri in attesa del proprio bagaglio in dogana all'aeroporto di Fiumicino, dopo aver trascorso le vacanze natalizie all'estero. TELENEWS ANSA/ CD

UDINE. Avevano prenotato, e pagato, una vacanza di cinque giorni a Barcellona per il Capodanno. Ma poi, arrivati a Venezia per imbarcarsi sul volo che li avrebbe dovuti portare in Spagna, hanno scoperto che a loro nome non c’era alcuna prenotazione. Niente volo, niente vacanza. Perché in realtà l’agenzia di viaggi a cui si erano rivolti i nove friulani si era limitata a incassare anticipo e saldo per un totale di 2.844 euro senza poi acquistare i biglietti aerei e prenotare l’albergo dove i ragazzi avrebbe dovuto pernottare per cinque giorni.

Ma le sorprese non erano ancora finite. Perché dopo un primo contatto con l’allora titolare dell’agenzia Cuatro Palmas, René Coradazzi - che li aveva assicurati sul fatto che avrebbe restituito loro la somma versata - l’attività ha chiuso i battenti senza alcun preavviso e i malcapitati, oltre ad aver saltato la vacanza, non hanno potuto recuperare i soldi.

A quattro anni di distanza però (il capodanno era quello del 2009) il giudice di pace di Trieste, Aldo Gabbino ha condannato non soltanto Renè Coradazzi ma anche la Regione a risarcire Paolo Piani, Gabriele Venchiarutti, Stefano Zilli, Giacomo Romanelli, Fabio Dreolini e Federica Sdrigotti, tutti e sei difesi dal Codacons con gli avvocati Nicola D’Andrea e Anna Leonardi. Insieme alla somma versata (316 euro a testa), il giudice ha riconosciuto loro anche un risarcimento per la vacanza rovinata e le spese di viaggio di andata e ritorno all’aeroporto di Venezia. I sei hanno quindi ricevuto 752 euro ciascuno.

«Questa sentenza è importante - sottolinea D’Andrea, responsabile provinciale del Codacons - perché richiama la norma che individua una responsabilità anche della Regione nei confronti dei viaggiatori che subiscono una truffa o un danno nel caso in cui non siano stati effettuati i controlli previsti sulle agenzie».

Nel caso della vacanza di Capodanno mai effettuata, il giudice ha ritenuto che la Regione fosse responsabile i solido per i danni subìti dai viaggiatori mancati anche perché - si legge nella sentenza - «avrebbe dovuto effettuare una stretta vigilanza sulla corretta procedura di autorizzazione all’esercizio dell’attività dell’agenzia di viaggio Cuattro Palmas di Tricesimo, anche in relazione alla tempestiva costituzione delle garanzie finanziarie legate all’attività».

Le agenzie sono infatti tenute a sottoscrivere una polizza fideiussoria che però nel caso della Cuatro Palmas gestita da Coradazzi non era stata integrata. «Emerge evidente - scrive infatti il giudice - il notevole lasso di tempo intercorso tra la richiesta di integrazione della polizza fideiussoria e la revoca dell’autorizzazione. Tale fatto aveva consentito al Coradazzi di continuare a operare indisturbato nel settore turistico fino alla disposta revoca (il provvedimento è del 26-11-2009 dopo che da mesi l’agenzia era rimasta chiusa, ndr) rendendosi partecipe anche di altre irregolarità nei confronti di varie persone (in sede penale Coradazzi aveva patteggiato, ndr). Si ritiene pertanto che la Regione sia responsabile in solido».

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