LadyMed, il kit diagnostico che rileva il papilloma virus

Il rivoluzionario sistema è della startup Ulisse Biomed realizzato grazie alla Copernico Sim Si acquista in farmacia a 58 euro. Il test si effettua a casa: entro quindici giorni la risposta



Un kit diagnostico per rilevare la presenza del papilloma virus umano non più durante una visita specialistica, ma nella comodità e tranquillità della propria casa.

Rivoluzionario, innovativo, non invasivo, economico: LadyMed, un sistema di auto-prelievo per la diagnosi dell’Hpv, il papilloma virus umano, è pronto a presentarsi sul mercato di tutta Europa e da martedì scorso è disponibile in una quarantina di farmacie in tre aree test, in attesa dell’uscita ufficiale a settembre, quando si potrà trovare in tutti i punti vendita. A realizzarlo Ulisse Biomed, una startup del biomedocale con sede a Trieste, all’Area Science Park, ma il progetto non avrebbe preso vita senza il sostegno di Copernico Sim, società d’intermediazione mobiliare di Udine, che ha collocato le quote di Ulisse distribuendole tra più di mille soci finanziatori per un totale di 5 milioni di euro.

Tutto inizia nel 2015 quando due giovani ricercatori, Bruna Marini e Rudy Ippodrino, entrambi con dottorato in biologia molecolare in collaborazione con l’Icgeb di Trieste, hanno fondato la startup per creare il kit. «Copernico Sim ha deciso di investire in questo innovativo progetto – spiega il presidente della startup Saverio Scelzo –: l’Hpv è una delle cause più frequenti di morte e solo attraverso l’informazione preventiva è possibile scoprire la malattia».

Non molto diverso da un test di gravidanza, il kit si acquista in farmacia, al costo di 58 euro, si usa una piattaforma digitale per attivarlo e si può eseguire il test quando si preferisce, in completa privacy. Il tampone è poi spedito gratuitamente con una busta pre-affrancata a Roma, in una struttura sanitaria di eccellenza sede del laboratorio. L’analisi sarà fatta in una settimana e il risultato arriverà in una quindicina di giorni (scaricando l’app i tempi saranno ancora più precisi). «Se il test è negativo è inviata una mail, se è positivo oltre alla mail si procede anche a chiamare la persona: la positività al test non significa avere il cancro, ma l’infezione va tenuta sotto controllo e per evitare inutili preoccupazioni si preferisce fornire una spiegazione a voce da parte degli esperti, consigliando di recarsi dal ginecologo – spiega Scelzo –. Lo scopo del test è dare un’informazione in più, è per questo che siamo nati».

L’Hpv è un’infezione molto frequente che si trasmette sessualmente e nella maggioranza dei casi causa infezioni che regrediscono spontaneamente. Da tempo però è sinonimo di cancro al collo dell’utero.

Per ora sono 36 le farmacie che distribuiscono i test in tre aree pilota, compresa Udine: «Vogliamo testare il processo produttivo in modo da non avere intoppi in autunno». Primo prodotto di Ulisse BioMed, che dal 2017 ha aperto una base operativa all’Institute of Human virology di Baltimore, nel Maryland, il cui direttore – presente anche nel comitato scientifico di Ladymed – è Robert Gallo, co-scopritore dell’Hiv e della relazione con l’Aids assieme a Luc Montagnier, il kit è pronto a rivoluzionare il sistema delle diagnosi, accolto con sostegno dal mondo della medicina. Nel primo giorno di annuncio del lancio il sito di Ladymed ha registrato più di mille accessi l’ora, un successo straordinario che conta di tagliare il traguardo dei 100 mila contatti oggi. «Una rivoluzione, con il mondo della finanza a disposizione della ricerca biomedica – commenta il presidente –: grazie a Copernico, agli scienziati, alle donne malate del Cro e a quelle che si sono rese disponibili alla sperimentazione, ma anche a più di mille soci finanziari e un’ottantina di consulenti, un grande onore e un grande orgoglio per la città di Udine». —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto