Ladruncoli sbadati lasciano al campo borsa e documenti

LESTIZZA
Ladruncoli sbadati a Nespoledo: vanno a rubare e dimenticano un borsello con documenti. Se non fosse perché è possibile siano coinvolti minori, ci sarebbe da fare dell’ironia.
Invece il paese è addolorato dall’accaduto: ci sono indizi per cui potrebbero essere ragazzi residenti quelli che l’altra sera si sono introdotti nel campo sportivo per impossessarsi di generi alimentari e altri oggetti depositati nel chiosco gestito da un’associazione locale. Tra l’altro, si fa l’ipotesi che siano stati gli stessi a tornare per la seconda volta nell’impianto, avendo già portato via una parte del bottino qualche notte prima.
Era stato scoperto il varco praticato nella recinzione del campo, di fronte alla palestra comunale, e già i referenti dell’Asd Gbn avevano verificato sconcertati che era stata asportata una parte di quanto era contenuto nel box, bottiglie di vino e magliette, avanzati dalla festa organizzata in giugno. Forse gli stessi sono tornati a finire l’opera. È stato poi trovato dimenticato nel chiosco un marsupio con dentro una carta d’identità.
L’ammanco di materiali, per circa 500 euro, e i danni provocati per l’intrusione, non ancora quantificati, sono stati segnalati alle forze dell’ordine: sul posto hanno effettuato un sopralluogo i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Latisana ed è stata fatta denuncia alla stazione di Mortegliano. Sono dispiaciuti i volontari del Gbn, associazione sorta da pochi anni con l’obiettivo di aiutare, grazie ai proventi del torneo di calcio e della relativa festa che organizzano annualmente, persone in difficoltà ed enti che operano con scopi sociali, anche a livello regionale, dalle ragazze madri friulane all’ospedale Burlo Garofolo di Trieste.
«Siamo rimasti male all’idea – spiega un dirigente – che friulani abbiano pensato di rubare a chi dà una mano ai friulani». Sull’accaduto faranno luce le indagini coordinate dal nuovo comandante della compagnia di Latisana, capitano Nicola Guercia, in collaborazione con il maresciallo Zomero della stazione di Mortegliano. —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto