Lacrime per Luca, si prega per Gabriele

Il dramma degli amici in ferie in Croazia. Zeno Zanette piange Maltese: «Era uno di famiglia». Sempre grave Casetta
28.07.2011. PROMETNA NESREÆA CESTA LIM VRSAR BLIZU NASELJA FLENGI Snimio Manuel ANGELINI
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La vita di Gabriele Casetta resta appesa a un filo. Il ventinovenne compagno di viaggio di Luca Maltese resta ricoverato in coma all’ospedale di Pola. Nella vicina cella mortuaria giace la salma dell’amico di Pordenone, Luca appunto, morto nel tremendo impatto verificatosi nel tardo pomeriggio di giovedì scorso tra lo scooter Kymco e un camion frigo di una ditta di Zagabria, guidata da un 35enne di Marzana rimasto leggermente ferito.

L’autista, alla polizia istriana, ha raccontato che, come riportato alcuni organi d’informazione croati, lo scooter Kymco aveva invaso la sua corsia di marcia in prossimità di una curva pericolosa, e che per evitare lo scontro si è gettato sulla destra, finendo fuori strada, senza tuttavia evitare il tremendo impatto. Solo ieri mattina, con la pubblicazione della notizia sul Messaggero Veneto, Pordenone si è risvegliata col dolore nel cuore e un profondo senso d’angoscia per l’improvvisa e tremenda scomparsa di Luca Maltese, deceduto al suo primo giorno di vacanza sulle colline dei dintorni di Pola.

Allo stesso tempo cresce la preoccupazione per le sorti di Casetta. Il ventinovenne, impiegato all’Emisfero nel reparto di televisioni e hi-fi, abita a San Quirino insieme al padre Gino e alla mamma Giuliana. I genitori sono già partiti alla volta della Croazia per seguire da vicino il decorso delle condizioni del figlio e sono in contatto con le sorelle di Gabriele, Giorgia e Giovanna. Fino a qualche anno fa la gamiglia risiedeva a Pordenone.

I due amici erano partita giovedì scorso dalla città del Noncello alla volta di una località vicino a Pola. Poi, in serata, il tragico incidente nella zona di Orsera. Venerdì è avvenuto il riconoscimento della salma di Luca Maltese da parte dello zio paterno, Severino Maltese. La magistratura avrebbe già disposto l’autopsia, che presumibilmente farà slittare di qualche giorno il ritorno della salma di Luca in Italia.

Lo zio Severino anche ieri ha fatto la spola tra Pordenone e Pola, imbattendosi tra l’altro negli incolonnamenti del grande esodo. Verso Pola c’era una coda di oltre 20 chilometri. Nella città istriana, dal ’75 definitivamente persa dall’Italia, Maltese ha portato alcuni documenti utili per il rimpatrio della salma.

In viale della Libertà, intanto, è toccato a Zeno Zanetti, titolare dell’omonimo negozio, spiegare l’accaduto. «Fino a mercoledì Luca ha lavorato qui da me. Giovedì, quando è partito per dirigersi vicino a Pola, era il suo primo giorno di ferie. Era uno di famiglia. Lavorava con me da tredici anni. Era molto riservato, amava il suo lavoro. Era un grande appassionato di autoradio – ha ricordato Zeno Zanetti - e curava in modo specifico quel settore. Per tutti noi è una grave sciagura».

Rosario Padovano

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