L’abbazia di San Gallo festeggia nove secoli di storia e di cultura

Tre le giornate di eventi all’interno dell’antica chiesa consacrata nel 1119 In arrivo anche una delegazione dalla Svizzera con il vescovo Markus Buchel



In principio era una stazione di osservazione romana, poi nel 1085 Federico di Moravia, patriarca di Aquileia, fondò sul colle, al posto del vecchio castello, uno dei più importanti monasteri europei: l’abbazia di San Gallo a Moggio Udinese che festeggia nove secoli di storia con una serie di eventi in programma nei prossimi giorni. Fu nell’agosto del 1119, infatti, che venne consacrata la chiesa di un complesso divenuto crocevia di sapienza, cultura e genti destinato ad attraversare secoli, conflitti e alterne vicende. I monaci dell’abbazia Svizzera di San Gallo, su invito del patriarca Ulrico I, si trasferirono sul colle di Santo Spirito e portando con sé paramenti sacri, codici e manoscritti, fondarono una nuova famiglia monastica.

«Il novecentesimo anniversario della consacrazione della chiesa abbaziale dedicata a San Gallo – commenta monsignor Lorenzo Caucig abate, parroco di Moggio Udinese – rappresenta un evento straordinario molto sentito dalla comunità moggese, da sempre legata alla sua abbazia e alla sua storia».

Ancora oggi la chiesa abbaziale è un punto di riferimento per le celebrazioni, quelle solenni, ma anche quelle festive e prefestive cui partecipano da dietro le grate anche le anche le clarisse, le religiose dai voti solenni appartenenti all’ordine fondato da San Francesco e Santa Chiara d’Assisi. Fino al 2002, il monastero ne ospitava una trentina, poi, alcune si sono trasferite ad Attimis e a Moggio oggi sono rimaste solo otto monache.

Sono numerosi gli eventi che sono stati programmati per solennizzare i novecento anni dalla consacrazione. La serie di iniziative si concluderà con un tris di eventi: il primo sabato 5 ottobre alle 20.30 quando sarà presentato il libro intitolato “La vita di San Gallo in immagini e parole”. «Si tratta di una pubblicazione – spiega monsignor Caucig – dedicata a San Gallo, con 26 immagini preziose, un’occasione per far conoscere la vita del nostro patrono». Sabato 12 alle 20.30 sarà inoltre presentato il libro “I codici antichi sull’origine dell’abbazia di Moggio (prima del 1250)”, a seguire ci sarà il “Concerto in occasione del giubileo”, con novecento anni di musica sacra raccontati da orchestra e coro del Friuli Venezia Giulia attraverso l’esibizione di un centinaio di musicisti. «Un evento cui parteciperà una nutrita delegazione proveniente dalla Svizzera che si è legata al complesso abbaziale di Moggio sin dal terremoto del 1976 con un vincolo che non si è mai spezzato. E sarà con la messa solenne pontificiale di domenica 13, presieduta da monsignor Markus Buchel vescovo di San Gallo, che si concluderanno le celebrazioni. —



Riproduzione riservata © Messaggero Veneto