«La Zona franca di Tarvisio per cancellare le differenze»

TARVISIO. L'amministrazione comunale si affida al rinomato Studio The European House Ambrosetti, per affermare con evidenze inoppugnabili l’opportunità di istituire una zona franca a Tarvisio. Le particolarità e i benefici delle diverse soluzioni: zona franca urbana, zona franca interclusa e zona franca a livello comunale, nonchè la particolarissima situazione della differenza dei costi della benzina fra le aree confinanti, approfondite per fissare la strategia – spiega il sindaco Renato Carlantoni – da seguire per riuscire adottenere un riconoscimento fondamentale per il futuro del Tarvisiano.
«L’assunto da cui partiamo - dice il primo cittadino - per chiedere una zona franca, progetto condiviso dallo studio Ambrosetti, è l’ormai nota situazione di iniquità che viviamo con gli stati limitrofi, che porta a costi della vita troppo diversi tra Italia, Austria e Slovenia, che di fatto tradiscono gli ideali dell’Europa unita, dove il principio fondamentale dovrebbe essere una crescita economica armoniosa ed equilibrata degli Stati membri». Di grande rilievo, dunque, sarà il tavolo tecnico sul tema “Tarvisio: una nuova strategia per il Friuli Venezia Giulia” – proprio per rimarcare la centralità della cittadina nel sistema economico regionale, che si svolgerà domani in sala consiliare dalle 11.30 alle 14.30, a cui interverranno il prefetto di Udine, i sindaci delle comunità interessate, rappresentanti della Camera di commercio, dell'associazione industriali, degli artigiani, nonchè i rappresentanti dell'Ascom, del Consorzio di Promozione turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Pramollo e gli imprenditori locali.
Sul tema da segnalare un intervento del consigliore comunale indipendente Luciano Baraldo. Afferma che ora la Regione ha la facoltà di istituire la zona franca. E ciò in conseguenza all'approvazione da parte del Consiglio dei ministri presieduto da Matteo Renzi del decreto legislativo sulle norme di attuazione dell’articolo 51, comma 4, lettera a), dello Statuto speciale in materia di tributi erariali. «Il decreto – precisa Baraldo – è finalizzato alla definizione analitica dei poteri impositivi attribuiti dallo Statuto di autonomia alla Regione Friuli V.G., nonché le condizioni e i limiti del loro esercizio. In buona sostanza alla nostra Regione è riconosciuta la facoltà di abbattere le aliquote Irap e l’addizionale regionale Irpef consentendole di intervenire in compensazione a favore delle imprese locali tramite incentivi e agevolazioni fiscali».
«Ora la Regione con propria legge – aggiunge Baraldo – sarà libera di stabilire i benefici a favore di tutto il territorio e nelle aree di confine, in primo luogo, del Tarvisiano, enclave tra Austria e Slovenia. Ma già nella finanziaria 2015 la Regione potrebbe proporre le agevolazioni e benefici in favore delle imprese operanti nelle zone franche».
Giancarlo Martina
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto