La vita battagliera del discendente del grande eroe

CERCIVENTO. Discendente del ramo cadetto di Giuseppe Garibaldi, con la passione per le api, e ora «la voglia di dare un futuro ai giovani immigrati». Un personaggio istrionico, spesso al centro delle cronache per la difesa della sua terra, la Carnia, tanto da aver ricalcato il ruolo di portavoce di “Carnia in Movimento”. Celebre la sua battaglia contro l’elettrodotto Wurmlacht - Somplago.
Questo è Renato Garibaldi. Sulle vette della Carnia, a Cercivento, nel cuore delle Alpi friulane, ha trasformato la passione di famiglia in vera e propria professione. Dagli iniziali 2 alveari acquistati nel 1977, Renato Garibaldi oggi ne possiede più di 1.400 e produce 500 quintali di miele di acacia, millefiori di montagna, tiglio, castagno e melata di abete e soprattutto il raro miele di rododendro. Il suo regno è il Bosco di Museis, oltre 40 ettari di bosco immersi nella natura, con alloggi in comodi eco-chalet di legno. Oggi quegli alloggi sono diventati luogo di accoglienza per 40 giovani immigrati. E non sono mancati gli scontri politici con la Lega Nord. Celebri i suoi faccia a faccia in tv e sui social con Fedriga e Salvini. L’accusa è quella di «approfittare sulla pelle degli altri, percependo 100 mila euro al mese dallo Stato per l’accoglienza». La sua risposta: «Venite a vedere come li spendiamo qui a Bosco di Museis e come crescono i “nostri” ragazzi. Tutti soldi che ricadono sul territorio con stipendi e spese». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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