La viabilità in zona industriale blocca lo sviluppo di Cordenons

I tir in arrivo da sud si incastrano in strade strette, nelle quali spesso si “perdono” Come cinque anni fa, è un tema della lotta politica. Le ricette degli schieramenti
Milena Bidinost

cordenons

Zona industriale di Chiavornicco alle prese con gli annosi problemi di viabilità: è l’entrata sud di Cordenons e al contempo il polmone produttivo del territorio, ma non è valorizzata a dovere.

Come già cinque anni fa, è questo uno dei temi caldi della campagna elettorale. È già stato lamentato dalla Coalizione civica del candidato sindaco Paolo Peresson, che in conferenza stampa per voce di Mauro Baletti (Progetto Forza Cordenons) aveva aveva parlato di una zona industriale «poco appetibile, che necessita di una viabilità d’accesso, di maggiore decoro, di servizi internet e videosorveglianza a favore delle aziende».

Anche Franco Vampa, candidato sindaco per la civica Cordenons Futura, pensa che si sarebbe potuto fare di più e incalza dicendo che «da oltre vent’anni anni tutto è rimasto fermo», riferendosi al «consolidamento delle attività produttive artigianali e commerciali». Tra le priorità per Vampa spiccano quindi «il completamento delle opere già avviate dell’intera area industriale, lo snellimento delle procedure burocratiche per realizzare il progetto di iniziativa pubblico-privato inerente il Centro servizi, una manutenzione periodica molto più attenta delle infrastrutture e delle aree verdi con individuazione e realizzazione di un terminal quale parcheggio per mezzi pesanti».

Ma il nodo principale resta la viabilità di raccordo con la Pontebbana. I mezzi pesanti che arrivano da Pordenone hanno difficoltà a raggiungere agevolmente la sessantina di aziende di via Chiavornicco e via Amman: devono entrare nell’area commerciale del Meduna e della Sme e da qui percorrere un reticolo di stradine strette in cui si perdono e spesso si incastrano.

Sulla viabilità sud l’amministrazione del sindaco uscente e candidato per il centro destra, Andrea Delle Vedove, sta lavorando dall’inizio del mandato: prima c’è stato il progetto di un allargamento della curva tra via Musil e la strada che conduce alla Sme già finanziato e congelato per passare a quello di una rotatoria vera e propria, in parte ancora da finanziare. L’assessore Giuseppe Netto, capo dei Lavori pubblici difende quanto fin qui fatto e parla di soluzioni in arrivo. «Uno dei fronti più importanti si gioca sulla viabilità futura derivante dal nuovo ponte sul Meduna. Il dialogo con Pordenone e la Regione non è mai mancato, tant’è che nel bando per la progettazione del ponte uno degli elementi premianti era la condizione di risolvere la viabilità verso la zona industriale di Cordenons. Sul progetto, che verrà individuato e che è già finanziato con 23 milioni di euro, si svilupperà poi un progetto preliminare e al tavolo di discussione siederà anche Cordenons. Fra un mese conosceremo meglio gli sviluppi della gara, avendo come obiettivo la cantierabilità dell’opera, probabilmente entro un anno». —



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