La “Tomadini 1843” è passata di mano

La società ceduta in affitto d’azienda da inizio mese A condurla è ora l’imprenditore di Zoppola Vazzoler
Rappresenta un pezzo di storia, non solo economica, di Pordenone. E la dimostrazione sta lì, nella denominazione: “Tomadini 1843”. Sono i panifici Tomadini, una serie di punti vendita presenti in città che, ancora una volta, passano di mano. E questa volta in mani “locali”.


A rilevare in affito d’azienda la catena di negozi, oltre allo stabilimento produttivo di via Tintoretto, è stato un imprenditore di Zoppola, Massimo Vazzoler, già titolare di panifici, oltre che a Zoppola, a Chions e a Torre. Una storia imprenditoriale cresciuta quasi in sordina, con la concretezza e la ritrosia tipica della gente friulana, senza proclami ma con determinazione e voglia di fare.


Da questa operazione un primo risultato importante: la salvaguardia dei 28 posti di lavoro. “Tomadini 1843” è dunque già passata di mano e oggi in tribunale sarà valutata la procedura con cui porre fine alla vecchia gestione, all’esito della quale si potrà eventualmente procedere a un acquisto libero da debiti. Ad effettuare l’operazione è stata una società denominata “Nuova panetteria srl”, di cui Massimo Vazzoler è socio di riferimento con il 40% del capitale, affiancato da un pool di piccoli imprenditori.


Pare che la trattativa per l’acquisto della rete di nove negozi per il commercio al minuto di pane, pasticceria, prodotti da forno, ma anche piatti pronti, e fast food, sia stata portata avanti nei mesi scorsi tra lo stesso Vazzoler e la famiglia Roncadin. Nessuna indiscrezione sul valore dell’operazione, mentre ci sono garanzie per il mantenimento dei 28 dipendenti che garantiscono la prosecuzione dell’attività dei negozi.


Refrattario alla pubblicità personale, Massimo Vazzoler si è limitato a confermare l’affare, «perchè in questo momento c’è poco da parlare. Preferisco lavorare per salvaguardare i posti di lavoro. E di lavoro da fare ce n’è tanto».

La sede del panificio rimane in via Tintoretto, nessuna decisione di rinnovamento radicale è stata presa: tutto rimane come ora. “Tomadini 1843” è un brand molto forte in città, testimonia una tradizione più che centenaria ed è sinonimo di prodotti di qualità.


Anche la struttura produttiva e distributiva rimarrà la stessa, con la produzione del pane concentrata in via Tintoretto, con più “infornate” giornaliere: la prima all’alba con il pane “normale”, distribuito prima dell’apertura dei punti vendita, e quindi con le specialità, consegnate con un secondo giro.


Saranno conservate alcune delle vecchie ricette della Tomadini, che rispecchiano poi le specialità della tradizione locale come la pinza o il pane con la zucca. A esse si affiancheranno prodotti nuovi, tipici della “rete” di panifici di Vazzoler.


Nuovo passaggio di mano, dunque, per i panifici Tomadini, nel volgere di pochi anni. Fondata nel 1843 da Angelo Tomadini, originario di Bertiolo e trasferitosi a Pordenone, la “Tomadini” era nata proprio come panificio nel centro della città. Si sviluppò fino alla prima metà del ’900 quando si decise di affiancare alla produzione del pane quella della pasta. Successivamente le attività vennero separate: i panifici da una parte, il pastificio dall’altra.


Di quest’ultimo resta solo il marchio, naufragato il sogno di restituire all’azienda il successo del passato; per i panifici si riparte ora per costruire un nuovo futuro.

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